Dopo i rumors delle ultime settimane, in cui si parlava della nascita di una “fantomatica” lobby di network veneti pronta a presentarsi sul mercato, voci che hanno movimentato l’estate alla ricerca di conferme da parte di molti operatori del settore, ora emergono nuovi dettagli a suffragare i rumors.
Guida Viaggi ha raggiunto nuovamente Roberto Agirmo, presidente Network Gruppo Info Vacanze, il quale ha precisato che “questa sinergia operativa tra potenziali competitor ha trovato da subito riscontro, spinta e stimolo a proseguire nel percorso anche da operatori esterni al mercato italiano”, dichiara il manager.
Il nome
Intanto è stato anche svelato il nome del pool di network, si chiamerà Lnv, sigla che sta per Lobby network veneti. Attualmente è stato deciso di mantenere ancora riservato “l’organigramma di questo potenziale gruppo, che eventualmente sarà palesato nei modi e tempi più congeniali, nel contempo possiamo ulteriormente avvalorare che i dati numerici apparsi a suo tempo a mezzo stampa sono sostanzialmente attendibili”. Ricordiamo che in una precedente notizia si faceva presente che stava per formarsi un gruppo da 600 adv con un fatturato totale di circa 500 milioni di euro.
La motivazione alla base
Agirmo, che è anche delegato alle comunicazioni di Lnv, fa presente che “ciò che sta fortemente motivando questa ‘lobby’, oltre alla spinta stimolante di determinati player, è la chiara visione di quanto potrà accadere nel prossimo futuro al mercato del turismo italiano, consci che, determinate, importanti operazioni commerciali stravolgeranno potenzialmente gli asset in essere, si è deciso di affrontare il futuro non subendolo, ma anticipandolo – afferma il manager -, pertanto la forza coesiva determinata dagli interessi comuni e da idee assolutamente innovative stanno offrendo la possibilità d’esplorare terreni ad oggi non percorsi, terreni non necessariamente ‘solo’ nazionali, ma anche, come già detto, soprattutto internazionali”.
Il manager parla di “coesione identitaria” che vede partecipi al progetto “imprenditori con lustri d’esperienza tutti con base operativa in Veneto”, il che “è inequivocabilmente una plusvalenza”, commenta Agirmo. s.v.