“La Jamaica vanta un'identità molto precisa legata alla musica, alla comunità Rasta, alle esperienze che si vivono nel paese del reggae. Inoltre la qualità dei servizi offerti e delle strutture di fascia medio-alta attira una fascia di turisti high spender. Molti viaggi di nozze, ma anche famiglie, giovani e terza età”. Lo ha spiegato Elisa Eterno, account manager Jamaica Tourism Board, aggiungendo che “a dispetto del calo dei Caraibi che sono in sofferenza, la Jamaica sta vivendo un periodo felice legato alla sua identità, così diversa da altri mercati caraibici. Tra i tour più richiesti quelli legati al rum nella distilleria Appletown Estate, di proprietà della Campari. Ma non solo rum – i tour che si possono fare sono legati alla natura che la Jamaica offre con cascate, fiumi e anche al cibo, così particolare”.
Da gennaio a luglio gli italiani in Jamaica sono stati 8.400, +6% rispetto allo stesso periodo del 2017 e + 15% rispetto agli stessi mesi del 2016. “Si continua a crescere, grazie anche alle nuove strutture alberghiere di catene importanti. Molti i tour operator italiani che propongono la Jamaica, quali Eden, Francorosso, Press Tours, Veratour. Quest'ultimo – ha sottolineato la manager – a Negril ha un Veraclub”.
Recentemente è stato organizzato un fam trip per 20 agenti di viaggio, tra quelli che avevano effettuato un corso di e-learning. “Se non vai non conosci: questo il nostro motto. E niente è come vivere la destinazione per poterla proporre al cliente finale”. a.to.