“Il Parlamento Europeo è a tutti gli effetti una destinazione turistica e si propone sul mercato italiano con nuove formule di accoglienza”. Nives Zun, project manager della direzione visite, ci illustra le diverse formule di accoglienza che vanno dal tour del solo edificio a nuovi tipi di esperienze.
“Nel 2017 abbiamo avuto 700.000 visitatori e quest’anno siamo in netta crescita: si può fare il tour dell’emiciclo, o essere accolti nelle aule da commissioni che spiegano il lavoro; invece, per assistere a una vera sessione bisogna che i tour operator prenotino molto prima”.
Associato al Parlamento, il Parlamentarium, una delle attrazioni maggiori di Bruxelles. “I visitatori vengono dotati di un tablet interattivo che illustra la storia della nascita del Parlamento Europeo dalla seconda guerra mondiale”.
Ultimissima novità, invece, il nuovo Museo dedicato alla Storia dell’Europa, dalla Grecia fino alle Brexit, cui ogni nazione ha contribuito con le sue fonti.
“Fino a oggi ogni gruppo parlamentare ha invitato almeno due volte l’anno, nel Parlamento, dei suoi visitatori, ma ora vorremmo che l’incoming si aprisse al mercato leisure e ai tour operator che fanno viaggi scolastici, per questo affianchiamo Visit Brussels nei suoi roadshow come partner”.
E' possibile per i viaggi scolastici far sperimentare ai ragazzi la discussione e il varo di una legge, di solito a tema ambientale, per immedesimarsi e capire la politica e i meccanismi del Parlamento Europeo, sia a Bruxelles che a Strasburgo. l.s.