Air Italy verso il modello della compagnia aerea di linea

Rossen Dimitrov, chief operating officer di Air Italy e di fatto numero uno della compagnia, chiediamo notizie sul recente rinnovamento del vertice, che sembra completare la metamorfosi di Meridiana in una compagnia di linea incentrata sul traffico di lungo raggio. E' così? “Air Italy si sta trasformando in una compagnia di linea e ha scelto come hub Malpensa – spiega Dimitrov -. Siamo determinati a focalizzarci sul cliente e a migliorare la sua esperienza complessiva in tutti i punti di contatto con la compagnia. Crescendo, questo aspetto sarà un fattore chiave dell'organizzazione e ci aiuterà a raggiungere i nostri obiettivi”.

Gv: Per aprire la rotta Milano-Bangkok avete sicuramente analizzato il mercato. Qual è stato il responso?
“La Thailandia è tra le prime 4 destinazioni scelte a livello mondiale e, per traffico, una delle prime 10 rotte dall’Italia verso l’Oriente. Il numero di visitatori italiani in Thailandia è costantemente in aumento. Dall’anno scorso a luglio allo stesso mese del 2018 la crescita è risultata del 6%. Nessun vettore italiano collega il nostro Paese con la Thailandia; abbiamo quindi l'opportunità di inserirci in un mercato in sviluppo, solo parzialmente coperto. La risposta del mercato è stata forte e crescente, in linea con le nostre attese, e siamo fiduciosi che la rotta vada rafforzandosi sempre più”.

Gv: Su che modello di business puntate? Che tipo di clientela, di che nazionalità?
“Air Italy è la sola compagnia aerea italiana ad operare la rotta Milano-Bangkok diretta e ad avere come business model una rete di connessioni che permettono ai nostri clienti di raggiungere comodamente tutti i punti nodali in Italia, nel Centro Sud, da Bangkok via Malpensa (Roma, Napoli, Catania, Palermo e Lamezia Terme); e simmetricamente Bangkok è collegata alle principali città della penisola. Quindi contiamo di sviluppare un traffico sia business sia leisure che per la maggior parte avrà origine in Italia e per una parte minore in Thailandia, porzione che cercheremo di incrementare il più possibile”.

Gv: Bangkok è la capitale della Thailandia, ma la gran parte dei turisti è diretta  nelle località di mare. Avete progetti di code share con compagnie locali per servire altri aeroporti?
“Stiamo verificando diverse opportunità per avere i proseguimenti nel Paese, inclusi accordi con altri vettori”.

Gv: Che investimento comporta un nuovo volo di lungo raggio? In che tempi è previsto di andare a regime?
“Varia per rotta, stagionalità, capacità dell’aeromobile e situazione di mercato. Bang-kok, come detto, è in linea con le nostre previsioni”.

Gv: Negli ultimi mesi avete aperto o state aprendo, oltre a Bangkok, destinazioni come Miami, New York, Mumbay, Delhi. Come stanno andando complessivamente?
“New York e Miami sono state lanciate in giugno e da allora i fattori di carico raggiunti sono stati alti, sopra le nostre aspettative fin dal primo mese di attività. Per dare un'idea, in media, da giugno ad agosto, abbiamo registrato un riempimento superiore all'80% sulle rotte verso gli Stati Uniti (con un picco sopra il 90% in agosto). Delhi e Mumbai partiranno all’inizio di dicembre e le attuali prenotazioni rispettano le nostre previsioni; entrambe le rotte hanno suscitato molto interesse nel mercato indiano, che sta crescendo a un ritmo più veloce di quello italiano”.

Gv: Aderirete all'alleanza Oneworld, come la vostra azionista Qatar Airways?
“Attualmente facciamo parte del programma di fidelizzazione Avios e i nostri iscritti hanno già l’opportunità di redimere le miglia sulle compagnie aeree partner di Avios. Stiamo vagliando tutte le possibilità di offrire migliore connettività ai nostri clienti anche attraverso altre alleanze”.                                  

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