La nuova Fiavet Emilia Romagna e Marche: Caravita presidente

Massimo Caravita è stato eletto presidente, per acclamazione, di Fiavet Emilia Romagna e Marche. E' una sorta di "staffetta generazionale, un passaggio naturale da Paolo Mazzola, che ha ricoperto questo ruolo per 24 anni e che ora ha deciso di passare il testimone e di lasciare spazio a nuove e giovani forze, tra queste il suo delfino". Commenta così a Guida Viaggi, Caravita all'indomani della sua elezione. Dal canto suo il manager ci tiene a ricordare che "sin dai primi anni di entrata nella associazione, c'è sempre stato un rapporto di stima reciproca. Ringrazio Paolo Mazzola per tutti questi anni di contributo e sacrificio per la regionale perchè grazie ai suoi insegnamenti sono cresciuto all'interno della associazione politicamente con dei principi e valori che mi ha trasmesso e che tengo molto forti nella nuova visione di Fiavet Emilia Romagna e Marche".

Come sarà quindi la nuova Fiavet regionale? Lo abbiamo chiesto al neo presidente, ma già da queste parole si comprende subito che sarà nuova sulla scia di una continuità di valori ereditati e condivisi che hanno un peso specifico importante. 

I punti programmatici

Sono diversi i punti programmatici, si parte da due temi che tornano spesso nei manifesti associativi, che sono abusivismo e formazione. "Due elementi già presenti che sono due cardini del programma che cercheremo di rafforzare", fa sapere Caravita. Il secondo punto è "un'attenzione maggiore all'incoming", un tema caro alla regionale. "In tutta Italia è diventato un motore dell'economia molto forte e punto di riferimento per molte adv, per questo va riportato come tema centrale". Numeri alla mano, fa presente il manager, "siamo quasi al 50% delle adv associate per Emilia Romagna e Marche, attivo su questo fronte in modo prevalente o crescente". Sulle due regioni sono un migliaio le adv totali, "come Fiavet Emilia Romagna e Marche siamo quasi al 20% di rappresentanza".

Un tema correlato all'incoming è certamente quello di creare "sinergie o alleanze diffuse con il tessuto pubblico e privato". Caravita dice "no all'isolamento" spinto dalla volontà di "dialogare con tutti", essendo una "conseguenza logica legata alla attività di incoming". 

Un altro punto programmatico importante, più "di metodo", punta alla maggior condivisione possibile, "in termini di collaborazione, aiuto, coinvolgimento di tutti, perchè solo remando nella stessa direzione si possono ottenere gli obiettivi", sottolinea il manager.

Dialogo interno, quindi, ma anche all'esterno con i consumatori, spinti dalla consapevolezza che diventa sempre più importante fare informazione sul consumatore finale, mossa fondamentale "anche per combattere l'abusivismo e avere maggiore forza nel tessuto sociale, poichè spesso c'è disinformazione. I consumatori non sanno cosa fanno o cosa possono fare le adv". Compito della regionale sarà proprio questo, divulgare il ruolo delle adv sul territorio. "Bisogna divulgare i nostri asset, facendo dei tavoli, ci sono già delle sperimentazioni in atto, che sono da riprendere". Ecco quindi che la "comunicazione, interna ed esterna, va rivista e rimodulata, ci troviamo in un mondo in cui comunicare è importante". 

Infine, un aspetto interessante su cui lavorare è legato al fatto che in Emilia Romagna esiste l'albo delle agenzie sicure, tema di cui si è già trattato su questa agenzia di stampa. Come spiega il manager "vi si possono iscrivere solo quelle adv in possesso di determinati requisiti e che, sulla base di questo, possono avere dei plus. Per esempio, in caso di un fallimento di un vettore – spiega il manager – il cliente può avere il rimborso del biglietto aereo comprato in quelle adv aderenti all'albo e solo in quelle". Ad oggi sono circa 90 le adv sicure. Si sta cercando di realizzare lo stesso albo anche nelle Marche. 

In tema di cariche sono stati riconfermati alla vice presidenza Giovannino Montanari e Mara Martinovich. s.v.

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