Uvet, da gennaio 2019, proporrà tre tipologie di contratto differenti. Light, Comfort e Top partner. La differenza passa attraverso la gamma di servizi offerti e la durata. In particolare la formula Light, fa presente il direttore generale, Andrea Gilardi, "è per quelle adv attente al canone di affiliazione".
Il contratto Top Partner, invece, è presentato come "il fiore all'occhiello del network, in quanto comprende inclusi nel canone di affiliazione tutti i servizi già disponibili e tutte le nuove attività o nuove release rese disponibili nel corso dell'affiliazione". La formula ha una durata minima di tre anni. Tra i plus illustrati dal manager, vi sono "l'adesione automatica al progetto Digital Signage e la possibilità di personalizzare il sito della propria adv con un white label della piattaforma dinamica di Uvet in ottica b2c".
Inoltre, da gennaio il focus sarà sul Digital Signage, quello che il manager definisce "il progetto del futuro". Prevederà il coinvolgimento annuo di un minimo di 100 adv. "L'obiettivo – spiega Gilardi – sarà quello di dialogare in modo diretto con il cliente per puntare ad un incremento delle vendite delle adv fino al 25%. Per farlo funzionare – fa presente il manager – servono contenuti di qualità da montare in un palinsesto". Il network avrà il compito di decidere il piano editoriale, mentre una società esterna farà i montaggi.
Siccome le adv non sono tutte uguali ed hanno esigenze differenti, Gilardi annuncia che ci saranno tre piani editoriali, Nord, Centro e Sud, "con prodotti diversi a seconda delle aree geografiche. Una volta al mese avverrà il cambio dei contenuti, a regime sarà due volte". L'obiettivo dichiarato è "digitalizzare 300 adv nel giro di un triennio, dal 2019 al 2021". s.v.