Mutuo ipotecario, fondiario o edilizio, mutuo mobiliare chirografario, leasing: sono questi i principali strumenti finanziari che il Gruppo Carige mette a disposizione degli imprenditori turistici per sostenere il loro business.
“Negli ultimi tre anni – annuncia a Guida Viaggi Gianfranco Lertora, area commerciale Genova Levante del gruppo in occasione di una tavola rotonda organizzata da Tourism Investment sul tema della riqualificazione alberghiera – il Gruppo Carige ha erogato ai soggetti economici che si occupano di incoming (principalmente alberghi) oltre 110 milioni di euro di nuovi finanziamenti, di questi circa il 70% sono mutui ipotecari, mentre il restante 30% è rappresentato da crediti finalizzati”.
Le concessioni di Carige vanno dalla Valle d’Aosta alla Sicilia e dalla Liguria all’Emilia Romagna, “ovviamente la concentrazione, vista la nostra presenza sul territorio delle erogazioni – sottolinea Lertora – è sulle riviere liguri e in Versilia. Quest’anno abbiamo stipulato 10 accordi di collaborazione con altrettante associazioni di categoria su tutto il territorio italiano per rafforzare la nostra presenza nel settore”.
Sull’eventualità di lanciare nuovi progetti a sostegno delle imprese turistiche, il manager commenta: “In realtà con gli strumenti citati siamo in grado di coprire tutti i progetti di sviluppo per l’aumento delle presenze su nuovi mercati. Cito, in aggiunta a quanto sopra, il tema della gestione degli incassi che, grazie alla partnership con Nexi, principale operatore italiano del settore, ci permette ad esempio di supportare i nostri clienti nella gestione degli incassi da e-commerce con lo strumento del Pos virtuale e tra l’altro Nexi sta lavorando all’accordo per l’accettazione dei pagamenti con carte Alipay, atteso per il 2019”.
Ma è sul potenziale della Regione Liguria che Lertora punta l’attenzione citando i dati di Banca d’Italia: “Nel 2016 la Liguria era la prima regione italiana per movimento di crocieristi (2,5 milioni di persone) con una quota del 22,6% del totale nazionale (era il 18,1% nel 2010). La stagionalità estiva del traffico ligure (38%) è meno significativa della media italiana (attorno al 50%). La spesa diretta dei crocieristi in Liguria, nel 2016, ammontava a circa 85 milioni di euro (4,3% del valore aggiunto nel settore alloggi e ristorazione riferito al 2014, ultimo dato disponibile). Le presenze sono aumentate di un giorno (ad oggi la media è 4) e molto ancora si può fare. Siamo pronti ad erogare denaro ma occorrono businessplan convincenti”. l.d.