Dopo Bangkok e l'annuncio su Delhi, salta anche il volo per Mumbai. E' un inizio d'anno complicato per Air Italy. A poco più di un mese dalla presentazione in grande stile del collegamento con l'India, la compagnia aerea fa retromarcia. E già si prevendono altri stop: il Malpensa-Chicago, rimandato (forse) al 2020. Ad annunciare il cambio di strategia è stato il coo Rossen Dimitrov con una lettera inviata il 30 gennaio ai dipendenti. Alla base della decisione ci sarebbero i cambiamenti nella consegna degli aerei, le dinamiche del mercato, il consolidamento strategico e l’attribuzione di priorità sulle rotte operate.
Cambiano infatti gli interessi della compagnia sulle destinazioni: dall’estate 2019 aumenteranno le frequenze del Malpensa-Toronto (da 4 a 6 volte alla settimana) e del Malpensa-Miami (da 4 a 5), due rotte che probabilmente rendono di più.
Si annuncia il ricorso per le rotte in Sardegna
Ci sono poi in vista nuovi investimenti anche sulla rete domestica, con frequenze in aumento anche fino a tre volte al giorno, mentre è stata annunciata la decisione dell'azienda di fare ricorso contro l'assegnazione ad Alitalia del bando relativo alle rotte di continuità territoriale verso la Sardegna.
Dopo Ryanair, anche Air Italy sta quindi avviando le pratiche. "Faremo ricorso sulla continuità territoriale – ha scritto Dimitrov nella lettera ai dipendenti – stiamo compiendo i passi necessari per presentarlo. E' un processo difficile e potenzialmente lungo e il risultato finale non può essere dato per scontato. La nostra sede centrale è a Olbia, sarebbe stato opportuno che anche questo aspetto fosse stato considerato nel corso del processo di valutazione della gara", ha concluso il manager.