C’è ottimismo per l’andamento del turismo nei Caraibi. La ripresa dopo gli strascichi della stagione di uragani di fine 2017, sembra a portata di mano, e tutta l’area guarda il 2019 come il vero anno del riscatto.
Nel 2018 stando al World Tourism Barometer di Unwto a sorreggere i numeri turistici delle Americhe è stato il Nord America (+4%), seguito dal Sud America (+3%), mentre l'America centrale e i Caraibi (entrambi -2%) hanno ottenuto risultati molto contrastanti, proprio per via dell'impatto degli uragani del set- tembre 2017, Irma e Maria. Come si sa, non tutte le aree sono state colpite allo stesso modo, alcuni paesi non sono proprio stati toccati. Adesso però la sensazione è che la ripartenza sia generale. "Siamo entusiasti delle nostre prospettive a causa dell'incredibile inversione di tendenza che stiamo riscontrando nelle destinazioni maggiormente colpite” ha detto nelle scorse settimane, Hugh Riley, segretario generale del Caribbean Tourism Organization. "Gli alloggi turistici sono stati ricostruiti e riaperti, gli aeroporti stanno tornando al loro piano completo di voli e le diverse offerte di prodotti all'interno delle nostre destinazioni sono state ripristinate", ancora Riley. "Allo stesso tempo, l'aumento del numero di posti disponibili e le promozioni sul mercato, intorno a un messaggio positivo, hanno permesso alle destinazioni che non erano state colpite di continuare a registrare una crescita”, ha concluso il segretario generale.
Il Cto ha dichiarato il 2019, l’anno dei festival, improntando così la campagna di promozione intorno ai maggiori eventi culturali che caratterizzano i paesi dell’area.
Il panorama italiano
Anche per gli operatori italiani si prevede un buon andamento, in particolare sulle destinazioni più popolari da noi. I Caraibi si caratterizzano da sempre con prodotti ben definiti: il mercato croceristico, quello lusso e tailor made, e quello dei resort con pacchetti tutto incluso. Lo sa bene il Gruppo Alpitour che propone l’area con diversi brand e tipologie di viaggio.“Siamo soddisfatti dell’andamento della Repubblica Dominicana, anche grazie al nuovo importante accordo siglato dal Gruppo Alpitour con la catena Viva Wyndham Resorts che prevede l’esclusiva di vendita sul mercato italiano delle strutture Viva Dominicus e Viva Maya. Cuba sta dando dei segnali di ripresa, mentre il Messico tentenna un po’. Positivo il trend che riscontriamo nelle isole minori Giamaica e Grand Bahama dove siamo presenti” fanno sapere. Il Messico ha risentito soprattutto dei problemi causati dalla presenza di alghe dei Sargassi proprio sulle coste più amate della Riviera Maya. Un problema che in realtà ha caratterizzato anche altri paesi nella zona. Anche se per ora la situazione sembra rientrata, gli esperti dicono che è necessario monitorarla con attenzione per porre rimedio.
L’appeal
della Repubblica
Dominicana
La Repubblica Dominicana resta tra le principali mete nei Caraibi degli italiani. Tra le novità dell’anno c’è il nuovo volo diretto da Milano Malpensa nella capitale Santo Domingo, operato da Blue Panorama, fino a maggio, un collegamento importante perché permette di rendere più raggiungibile il sud-ovest del-l’isola e le provincie di Barahona e Pedernales, che sono le due regioni emergenti del turismo dominicano. Nel Sud Ovest infatti è partito un progetto di riconversione turistica, senza intaccare le numerose aree protette, con l’obiettivo di creare un’offerta completa e attrarre più visitatori in un’area ancora poco nota nonostante le sue bellezze naturalistiche uniche. Stando ai dati dell’ente del turismo, a livello globale il 2018 è stato un anno positivo per la destinazione, che ha accolto oltre 7 milioni di viaggiatori totali di cui 6.568.888 turisti non residenti con un incremento del 5,69% rispetto all’anno precedente. L’Europa ha contribuito con 1.331.893 di arrivi e in particolare l’Italia ha registrato 76.434 visitatori. “Il nostro obiettivo per il 2019 è quello di continuare ad attrarre un numero sempre più ampio di connazionali e attraverso attività specifiche raggiungere differenti target, dagli appassionati di eco-turismo alle famiglie fino ai viaggiatori alto spendenti” ha detto la direttrice dell’ente del turismo in Italia, Neyda García, come di consueto presente alla Bit di Milano.
Grandi investimenti
in Giamaica
La Giamaica continua a riscuotere consensi nel mercato italiano. Secondo i dati dell’ente turistico da gennaio a novembre 2018 sono state 11.958 le presenze italiane nel paese, pari ad un incremento del +3,3% rispetto allo stesso periodo nel 2017 (11.576 in termini assoluti). Un dato che riflette l’appeal dell’isola soprattutto per la natura e l’offerta mare. Naturalmente il mito del reggae di Bob Marley attrae tanti appassionati, dando alla destinazione anche altri contenuti di promozione. Gli investimenti non mancano. A gennaio, nel corso della fiera Fitur di Madrid, il ministro del turismo Edmund Bartlett, in seguito a contrattazioni con due importanti catene alberghiere spagnole, H10 e Princess Resorts, ha assicurato loro un investimento di 750 milioni di dollari, per la costruzione di tremila (3.000) nuove camere in Giamaica entro il 2021. Attualmente la room capacity della Giamaica è di 32.000 stanze. Come parte della strategia di crescita indicata dal ministero l’obiettivo è di avere 15.000 stanze aggiuntive entro il 2022. Un deciso passo in avanti per far diventare il paese una destinazione dal forte potenziale ricettivo. “Il valore di questo investimento non può essere sottovalutato – ha detto Bartlett – in quanto trasformerà il nostro prodotto turistico e consentirà una commercializzazione più massiva della destinazione. Più camere significa più visitatori e più visitatori significa più guadagni in valuta estera e, in definitiva, più crescita economica”.
Turks & Caicos:
le nuove aperture
Turks & Caicos da sempre punta al lusso e ci sta riuscendo, grazie all’offerta dell’area garantita dalla Grace Bay Beach, la grande spiaggia bianca protetta dalla barriera corallina, unica nel suo genere nell’area caraibica, e dalla presenza di isole private facilmente raggiungibili. Lo provano i premi ricevuti a livello internazionale come i recenti World Travel Awards 2018 con il riconoscimento di Caribbean’s Leading Beach Destination. La proposta alberghiera segue questo trend e piace al mercato italiano, tra nuove aperture e restyling delle strutture già esistenti. Nei prossimi mesi proprio a Grace Bay apre l’Andaz Turks & Caicos, boutique hotel e residence del gruppo Hyatt con 59 camere d’hotel e 74 camere residence; il Ritz-Carlton Residences con 317 camere, mix tra camere d’albergo, residence e appartamenti; The Turks Cay Resort & Marina, 143 camere tra cui 11 penthouses, in una proprietà che si presenta come “6 stelle”, collegata alla Marina dell’isola; e infine il Royal Reef North Caicos, il primo resort di lusso a North Caicos, con 219 camere d’hotel e residence. I lavori sono iniziati a inizio settembre, gestiti dal gruppo cinese Tony Tian. Aumentano anche i collegamenti aerei, non più solo da Miami ma anche via Chicago con il nuovo volo di American Airlines sulla capitale Providenciales.
Barbados:
non solo Uk
Tradizionalmente è una delle mete caraibiche più amate dal mercato britannico. Ma sta crescendo anche la presenza di altri mercati, come quello italiano. L’ente del turismo, Btmi, ha confermato che il nostro mercato è cresciuto del 9% alla fine di ottobre: “Questo è il risultato di un aumento delle attività con i principali tour operator e partner alberghieri. Btmi sta lavorando con gli operatori turistici per far conoscere meglio la destinazione agli agenti di viaggio ed ai consumatori. Abbiamo incrementato molto anche il settore dei matrimoni, soprattutto chi sceglie Barbados lo fa per il suo secondo matrimonio” ha dichiarato Anita Nightingale, direttore Europa Btmi. I viaggi di nozze sono tra i principali mercati della destinazione che al settore continua a dedicare workshop e appuntamenti in giro per l’Italia, insieme ai principali partner come Sandals che ha aperto un secondo hotel a Barbados. “Barbados si conferma una delle destinazioni più richieste per noi tanto da registrare una crescita del 100% rispetto all’anno scorso. Un incremento motivato anche dall’importante investimento del gruppo sull’isola, che ha da poco inaugurato una proprietà all-suite, ad oggi fiore all’occhiello del brand Sandals Resorts”, ha detto Paola Preda, country manager Italy di Sandals Resorts International.