Come già annunciato, si è svolto ieri a Londra l'incontro tra Delta, EasyJet e Ferrovie dello Stato, in merito al progetto di rilancio di Alitalia. Fonti si stampa rivelano che dall'incontro sarebbero emerse delle perplessità sul piano di salvataggio della compagnia.
Sulla base di quanto scrive Repubblica i dubbi sarebbero stati avanzati dagli advisor di EasyJet, che nutrono timori in merito alla riuscita del progetto, in particolare sull'attività di medio raggio. Dal canto suo EasyJet avrebbe preso tempo, per la precisione fino al 4 marzo, per decidere se accettare o meno la proposta di Fs, si legge su Il Sole-24 Ore di oggi. A Londra il vettore non ha presentato una proposta precisa, contrariamente alle attese, ma piuttosto idee un po' vaghe su punti invece che sono chiave, quale la struttura societaria della nuova Alitalia.
Nelle prossime settimane sono previste altre riunioni sul piano industriale, il lavoro sembra essere lungo, ma Alitalia non può aspettare troppo. Fs entro il 31 marzo deve presentare l'accordo siglato con i partner.
Intanto, Giovanni Tria, ministro dell’Economia, "ha tirato il freno a mano sull'operazione di rinazionalizzazione di Alitalia". Il responsabile del Tesoro avrebbe introdotto "una novità che desta nuove incertezze sull’esito finale dell’operazione: lo Stato, infatti, agirà in qualità di creditore della compagnia di bandiera".