San Marino, al via il decreto blockchain

"Un'occasione molto importante. Vogliamo crescere ancora attirando le imprese. Il nostro obiettivo è quello di far crescere il settore dell'innovazione che è al centro della nostra nuova strategia di sviluppo". Così Andrea Zafferani, segretario di Stato per l'Industria, l'Artigianato e il Commercio, il Lavoro, la Cooperazione e Telecomunicazioni della Repubblica di San Marino ha presentato oggi il nuovo decreto delegato blockchain, volto a garantire maggiore trasparenza, chiarezza e semplicità sulle norme per la Tecnologia del Registro Distribuito. Promotori della nuova inziativa sono la Segreteria di Stato per l'Industria della Repubblica di San Marino e San Marino Innovation, l'Istituto per l'innovazione della Repubblica, insieme alla collaborazione di professionisti tra cui lo Studio Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners e lo Studio Loconte & Partners. 

Basandosi sullo studio approfondito del panorama normativo e regolatorio estero è mersa la necessità di redigere una documentazione per disciplinare le applicazioni della tecnologia blockchain, con l'obiettivo di costruire un ecosistema nel quale sia possibile operare grazie a norme chiare e precise, oltre ad attrarre progetti basati sulla tecnologia blockchain dal repsiro internazionale, posizionando la Repubblica di San Marino come uno dei centri di eccellenza a livello mondiale.

Il decreto Blockchain riconosce la tecnologia omonima con una definizione chiara e semplice e disciplina l'emissione di due categorie di strumenti digitali (token) quali paradigma di nuovi modelli economici; si tratta dei token di utilizzo (che consentono l'accesso futuro ai prodotti e servizi offerti da un'azienda e non costituiscono un investimento né soggiacciono alle regole proprie delle attività di investimento) e i token di investimento (security token, strumenti digitali il cui valore deriva da un asset sottostante quali azioni, strumenti finanziari partecipativi e titoli di debito dell'emittente, che può essere scambiato. In questa prima fase la disposizione non disciplina le criptovalute (token di pagamento). 

Secondo il decreto, nel momento in cui un Ente Blockchain emetterà token per farli acquistare dagli utenti (la cosiddetta Ito, Initial Token Offering ovvero Offerta Iniziale di Token) dovrà sottostare a specifiche regole, alcune comuni a entrambe le categorie di token: whitepaper e nota di sintesi, oltre all’obbligo di effettuare una pubblicita` relativa all’offerta di token che sia chiaramente identificabile e che rechi informazioni accurate e non ingannevoli.  Nel caso di token di investimento, una tipologia che necessita di un livello piu` alto di tutela, per l’offerta al pubblico sara` necessario predisporre un vero e proprio prospetto informativo, in linea con le previsioni della Lisf e della Direttiva Europea “Prospetti”.

Ruolo decisivo per San Marino Innovation, che avrà il potere di condizionare l’offerta grazie a una serie di misure rafforzate a tutela dell’utente e del mercato. In particolare, l’Istituto potrà richiedere un’integrazione delle informazioni fornite dall’Ente Blockchain, in modo da preservare la trasparenza e la credibilità del sistema, così come proibire o sospendere l’offerta/pubblicità in caso di violazione delle disposizioni di legge.

 

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