Non chiamatela fiera. Bto, acronimo che da undici anni designa l’appuntamento fiorentino con Buy Tourism Online, si propone infatti anche quest’anno come officina di idee e soluzioni per il presente e il futuro del settore, fin da quel “Right here, right now” che funge a un tempo da payoff e da manifesto in nuce dell’intero evento.
Ce lo conferma anche Stefano Ciuoffo, assessore al Turismo della Regione Toscana: “Credo che l’elemento più attrattivo di Bto stia proprio nella sua imprevedibilità, nel fatto che mette insieme esperienze, curiosità, tematiche, criticità, stimolando un confronto alla ricerca di soluzioni innovative ai problemi non risolti, con modalità forse uniche nello scenario di governo e di promozione del turismo”. La caratteristica identitaria di Bto sta quindi secondo Ciuoffo “nella sua natura di laboratorio. Non è una fiera tradizionale dove mettere in vetrina prodotti compiuti, magari innovativi: è invece ogni volta la ricerca di un campo di azione nuovo rispetto a quelli già consolidati”.
Il fil rouge di quest’anno è lo smart tourism, “che funge da concetto di fondo e di orientamento iniziale, declinato poi sui quattro temi d’indagine sui quali andremo a confrontarci: Destination, Digital strategy, Food and wine tourism, Hospitality”. Con il ritorno del format delle “cassette degli attrezzi”, che Ciuoffo definisce come “importanti momenti formativi su temi specifici, che mettono a disposizione degli iscritti strumenti realmente innovativi di digital strategy”.
Il futuro
è adesso
“Undici anni fa, ai tempi della prima Bto, il turismo digitale era poco più di una curiosità e i grandi portali si erano appena affacciati su questo mondo”, racconta Ciuoffo per esemplificare i profondi e rapidi cambiamenti del settore, in rapporto ai quali la manifestazione “rappresenta questa voglia di capire cosa succederà domani, per intercettare le novità, e non subirle, e metterle a disposizione degli operatori e dei ricercatori”. Quanto al campo nel quale il turismo italiano avrebbe più bisogno di smartness, Ciuoffo non ha esitazioni: “Siamo tutti consapevoli dell’importanza dell’accompagnamento digitale all’esperienza di viaggio: chi viaggia lo fa connesso, ma oggi non trova una destinazione sufficientemente attrezzata a dargli risposte.
Potremmo ospitare il turista non soltanto con una camera accogliente e un buon ristorante, ma con un panorama di digitalizzazione del suo contorno che dialoghi con lui, che lo solleciti, che risponda alle sue domande. E’ un cambiamento a portata di mano, è già nelle nostre teste, ma non è ancora disponibile. Ce la faremo”.
Bellezza
e smartness
Ma qual è la best practice turistica della Toscana con la quale Stefano Ciuoffo vorrebbe “contagiare” le altre regioni italiane?
“Quella alla quale sono più affezionato e che sto sollecitando da tempo – risponde l’assessore – è contenuta nei primi articoli del nostro Testo unico del turismo, quando parla di accoglienza e ospitalità, ed è la declinazione dell’accoglienza verso la disabi- lità. Non soltanto quella fisica ma anche quella culturale, di quei milioni di persone che passano davanti alla Primavera del Botticelli, si fanno un selfie e non sanno cosa hanno di fronte. Ecco, io credo che la colpa non sia loro, ma nostra, se non siamo in grado di spiegar loro – prima ancora di arrivare e mentre sono lì – i valori che quel quadro porta con sé: la sua storia, i suoi simboli, la scuola dalla quale proviene e quella che ha generato. E questo non avviene tanto perché i nostri ospiti siano ignoranti, ma perché non siamo ancora in grado di comunicare e di trasmettere i contenuti culturali e valoriali del nostro patrimonio: e il digitale, la smartness, questo risultato ce lo può garantire. Non possiamo permetterci di pensare che siamo il Paese più bello del mondo a prescindere, per un radicato modo di dire: lo siamo davvero solo se le nostre bellezze sono comprese e trasmesse”.
Bto: numeri, appuntamenti, prezzi (e lo sconto di Gv)
Due giornate di lavori, più di 130 speaker coinvolti e oltre 100 appuntamenti tra keynote, panel discussion, round table, cassette degli attrezzi, presentazioni delle aziende espositrici e delle governance delle destinazioni turistiche. E’ questo il menu dell’undicesima edizione di Bto, che mercoledì 20 e giovedì 21 marzo animerà a Firenze quella Stazione Leopolda dove nacque nel 2008. Il tema dell’edizione 2019 – che vede la media partnership di Guida Viaggi – è lo smart tourism, scelto perché “applicabile – come raccontano gli organizzatori – a tutte le componenti dell’offerta e della domanda”. “Nei mesi scorsi – spiega il direttore Francesco Tapinassi – ci siamo aperti al dialogo, grazie a una piattaforma ad hoc, per stimolare gli operatori del settore e capire quali fossero gli argomenti di maggiore interesse. È così che abbiamo costruito il palinsesto scientifico, frutto di un lavoro collettivo di oltre 50 esperti. Analizzeremo il concetto di ‘smart’ in tutte le sue declinazioni perché, nel turismo, significa offrire servizi innovativi in grado di migliorare l’esperienza del viaggiatore, la gestione della destinazione, il management e il marketing delle imprese di settore”.
Le giornate sono divise in due “tempi di gioco”: una sessione del mattino e una del pomeriggio. Si inizia alle 9.15 e si termina intorno alle 18.00, con un lunch break che sarà una buona occasione anche di networking. Il programma è organizzato in slot di 50 minuti con sei proposte tematiche tra le quali scegliere in base ai propri interessi: grazie all’app MyBTO, già disponibile per IOS e Android, è inoltre possibile organizzare la propria agenda, facendosi aiutare dai suoi filtri di ricerca. Tra gli eventi della prima giornata, da segnalare il racconto delle esperienze per la promozione delle destinazioni turistiche al centro del panel “How Tours & Experiences shape Destinations today”, “HotelTech2020: come e perché le tecnologie stanno cambiando il volto degli hotel”, a cura di Martin Soler e Margaret Ady, e “Il Mobile Booking è più sexy che mai”. Nel Day two, da segnalare l’incontro con Charles Spence e la sua Gastrofisica, mentre la chiusura è dedicata al Turismo Spaziale.
Quanto ai ticket, sono acquistabili sul sito ufficiale www.buytourismonline.com: grazie al codice sconto riservato ai nostri lettori “GUIDAV190”, da inserire durante la procedura di acquisto, il costo del ticket è di 190 euro anziché 275.