Idd: adv attenzione al “questionario di domande e necessità”

Idd, uno dei punti che oggi non è ancora molto chiaro è quello relativo al "questionario di domande e necessità, aspetto che in questo momento nessuno sta ancora toccando, pur essendo fondamentale per le vendite delle agenzie di viaggi". A portare l'attenzione sul tema è Christian Garrone, a.d. di I4t, durante la recente edizione del Marsupio Day.

In una precedente news, si è già detto quelli che potrebbero essere gli aspetti positivi legati alla Insurance Distribution Directive, qui cerchiamo di sviluppare maggiormente il tema del questionario, che, come si vedrà non è da sottovalutare, anzi è fondamentale porlo nel modo corretto in quanto è importante per la tutela del lavoro d'agenzia. 

"La normativa nasce con il fine di dare tutela al passeggero, aspetto che non è da pensare solo al mondo dei viaggi", fa presente Garrone, ma in generale all'assistito. In ogni caso, la normativa fa presente che "tutte le volte che si vende una polizza si deve consegnare il Dip, il documento allegato, dove deve essere indicato il margine commissionale che l'adv sta percependo".
Inoltre, aggiunge il manager, le adv hanno l'obbligo "di fare una consulenza al passeggero, chiedendogli di cosa abbia bisogno", sono le famose 'domande e necessità' e, sulla scia di ciò, "proporgli un prodotto che sia adeguato alle sue aspettative e necessità. Per esempio se una adv manda un viaggiatore negli Stati Uniti con 15mila euro di spese mediche e non ha proposto nel contratto una copertura integrativa, rischia di essere ritenuta responsabile nel caso in cui il passeggero subisse un danno superiore – spiega Garrone -, cioè se l'adv non ha proposto un massimale adeguato".

Attenzione, però, Garrone fa presente che non vuol dire che debba essere venduto, in quanto sono due discorsi differenti, "deve essere proposto non a voce, ma per scritto, il che tutela l'adv. Con Marsupio abbiamo iniziato un progetto destinato a tutte le adv del gruppo che parte dal concetto in base al quale questa normativa vale se le adv non sono iscritte all'albo degli assicuratori, ma è vero anche che la normativa prevede che, se l'adv volesse vendere una polizza da mille euro, può farlo, ma deve essere abilitata, cioè deve avere il patentino da assicuratore e per farlo bisogna essere iscritti alla sezione E del Rui e in quel caso può vendere polizze di qualunque genere".

E' bene sapere che si tratta di una attività "che ha un costo e che impone degli obblighi di formazione, 15-30 ore annuali e 60 ore iniziali, pertanto l'agente di viaggi deve valutare se ne vale la pena" e questo lo può sapere verificando se nella sua agenzia "sono tante le vendite oltre a quell'importo oppure no". s.v.

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