Umbria, una campagna di primavera da 700mila euro (a ritmo di jazz)

La primavera in Umbria è stata al centro di un evento a Palazzo Merulana di Roma, location recentemente restaurata, dove oltre alla collezione Cerasi, incentrata sugli anni trenta, si poteva godere della mostra su Giacomo Balla. Tutto per calarsi nell’atmosfera swing assieme a Renzo Arbore, presidente di Umbria Jazz.

“L’Umbria è un luogo aperto e ricco di appuntamenti con una primavera unica; Roma e il Lazio sono i nostri mercati principali per il turismo italiano, per questo partiamo dalla Capitale”, ha affermato Antonella Tiranti, dirigente di Umbria Turismo. “Siamo qui per presentarvi l'Umbria dalle mille sfaccettature il cui nuovo turismo si basa sulle esperienze, sulle emozioni; una scelta che ci premia con una crescita del +32% delle presenze nel 2018”, ha aggiunto l’assessore al turismo Fabio Paparelli.

All’insegna del claim “Umbria Emozione Unica” la regione sta investendo risorse importanti nella prossima campagna articolata su diversi mezzi. “L’investimento complessivo è di 750.000 euro attraverso una pluralità di canali” ha spiegato l’assessore.

Tra gli eventi principali presentati l’edizione primaverile di Umbria Jazz. “Umbria jazz si è fatta in tre – ha rimarcato Renzo Arbore – è un marchio noto nel mondo come del resto lo è il jazz italiano, secondo solo a quello Usa, grazie proprio all’Umbria che ci ha regalato solisti come Paolo Fresu e Stefano Bollani”. Umbria Jazz Spring si svolgerà a Terni dal 18 al 22 aprile, ed è il più importante evento in Italia dedicato alla Black Music, con 60 spettacoli e 100 artisti in cartellone.

Moltissime anche le mostre, tra cui una sul miniaturista Pollino, e una inedita che ha per tema le bolle di sapone. E’ stato annunciato anche l’arrivo a Perugia dall’Ermitage, a luglio, della Madonna Benois di Leonardo visibile dal 4 luglio fino al 4 agosto. Tantissimi gli eventi per Pasqua: dalla processione del Cristo Morto ad Assisi a tutte quelle dalla Valnerina, in particolare a Norcia, con 400 figuranti, e poi a Gubbio, Spello, Città della Pieve e in molti altri borghi medioevali della regione. l.s.

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