Il contratto unico redatto da Fto è stato caricato sulla piattaforma della federazione. La scelta è stata quella di "unificare proposta e conferma", spiega il direttore nazionale, Gabriele Milani, a margine della recente convention Primarete Travelbuy. Ad oggi come si sa non si è arrivati a presentare un contratto unico per tutto il comparto, resta da capire se vi siano ancora possibilità e tempi per poterlo fare.
Tra i temi ancora aperti analizzati dal manager, c'è quello del fondo di garanzia, "è molto legato alle regioni di appartenenza – fa presente Milani -, per esempio la Sicilia è attiva sul fronte dei controlli in tal senso, mentre Piemonte e Puglia, che hanno una numerica importante come agenzie, sono più indietro sul fronte della sensibilizzazione. Quanto ad Fto i network aderenti si sono presi l'impegno che tutte le adv a loro affiliate abbiano il fondo di garanzia".
Intanto il 2019 ha portato con sè nuove sfide da affrontare, una è quella dei corrispettivi elettronici. Sul tema Fto è intervenuta di recente, sottolineando che, se il discorso dei registratori di cassa in adv dovesse scattare dal prossimo primo luglio, l'obbligo per le imprese con un volume d'affari superiore a 400mila euro di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all'Agenzia delle Entrate dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri, sarebbe "un adempimento che potrebbe interessare oltre il 60% delle agenzie italiane, che dovrebbero dotarsi di un misuratore fiscale dei corrispettivi ordinari". Per questo la richiesta avanzata, spiega Milani, è stata quella di spostare la scadenza al 1° gennaio 2020. "La maggior parte delle adv oggi non ha un misuratore fiscale, per questo abbiamo chiesto la possibilità di esonerare la categoria da tale onere e che tutto trasli al 2020, ci sono due decreti attuativi che dovranno ancora uscire". Spetta al ministro dell'Economia e delle Finanze la possibilità di prevedere "specifici esoneri da tale adempimento proprio in ragione della tipologia di attività esercitata”. Il tutto avrebbe anche un suo peso economico, andando a gravare intorno agli 800-1000 euro complessivi.
Un altro tema su cui Fto sta portando avanti la sua battaglia è la "richiesta di una riforma delle professioni, poiché ogni regione ha una legge diversa il che comporta che le adv debbano rispettare oneri e adempimenti differenti – spiega Milani – a seconda delle regioni di appartenenza. Per esempio in Calabria c'è una tassa per poter aprire una agenzia, nel Lazio è chiesta una fideiussione, che però non è più presente nel resto del mercato".
Non è tutto, poi c'è anche il tema "dei direttori tecnici che è fermo dal 2013 – fa presente Milani -. La Lombardia ha bloccato le nuove nomine e la reciprocità con altre regioni". Per esempio, prima si poteva sostenere l'esame in una regione differente dalla propria ed esercitare la professione in Lombardia, ora non più.
Tra i punti caldi c'è anche quello di Infotrav, l'anagrafica di agenzie a livello nazionale, rivolta al consumatore ed agli operatori del settore, prima gestita dal Mibact, ma adesso è tutto fermo in termini di aggiornamenti. Per esempio "non è stato mappato chi ha un fondo di garanzia", fa presente Milani, ricordando che Fto ha segnalato un caso ben preciso di un Comune che ha utilizzato Infotrav per controllare la regolarità amministrativa di un punto vendita, pur non essendo aggiornata con le agenzie in essere e contenendo ancora le anagrafiche di adv chiuse da anni, ha fatto presente la federazione.
Come si vede i temi su cui lavorare sono numerosi e quelli qui menzionati non li esauriscono tutti. Come si sa, ma è sempre bene ricordarlo, dalla dichiarazione redditi 2019 scatta il nuovo Isa per le imprese di viaggi e tour operator che sostituisce lo studio di settore. Dal 1° agosto 2019 New Gen Iss, dal 1° gennaio 2020 il pagamento Bsp settimanale. s.v.