A Genova le residenze aristocratiche aprono le porte al pubblico

Riaprono oggi, fino al 5 maggio, le porte dei palazzi dell’aristocrazia genovese. Quelli che Rubens definì “un esempio di bellezza e magnificenza per tutta Europa” e che dal 2006 sono Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Due volte all’anno, Genova celebra i suoi palazzi Patrimonio dell’Umanità organizzando giornate in cui molte residenze aristocratiche genovesi aprono le porte al pubblico. Si chiamano i Rolli Days e in queste giornate i visitatori possono scoprire architetture, affreschi, dipinti importanti, decorazioni “alla moda”, ed essere trasportati nei fasti del “Secolo d’Oro” dei Genovesi. Ogni anno l’elenco dei Palazzi aperti cambia e attorno ai palazzi si svolge un ricco programma di iniziative ed eventi.

Nell’edizione che apre oggi si potranno contemplare le storie delle famiglie genovesi varcando la soglia di 31 palazzi attraverso tutto il centro storico. E’ anche possibile visitare alcune ville “di campagna”, luoghi di bellezza che impreziosiscono il territorio subito fuori dal centro.

Un viaggio ideale che consente di scoprire come l’aristocrazia di Genova ha “disegnato” la forma della città. Si trovano splendide opere d’arte anche lungo la costa fino a Cornigliano; nell’entroterra, lungo la Val Polcevera, un asse viario strategico fin dai tempi dei Romani, da sempre il collegamento di Genova con il Nord Italia e con l’Europa.

Perché sono definiti i Palazzi dei Rolli? Perché nel 1576, il Senato della Repubblica di Genova creò degli elenchi, i “Rolli degli alloggiamenti pubblici”, che comprendono i principali palazzi aristocratici della città. Negli anni precedenti le famiglie dell’aristocrazia genovese avevano totalmente rinnovato molte delle antiche dimore del centro storico, mentre le famiglie più importanti avevano costruito nuove, ricchissime residenze in Strada Nuova (oggi via Garibaldi).

Dato che non era possibile accogliere a Palazzo Ducale gli ospiti di stato, per ragioni politiche nonché logistiche, i proprietari dei palazzi inseriti negli elenchi erano obbligati a ricevere nelle proprie residenze – estratte a sorte di volta in volta – diplomatici, dignitari e aristocratici in visita alla Repubblica, facendosi carico di tutte le spese di rappresentanza.

Un esempio di ospitalità pubblica unico quello creato a Genova. Grazie ai suoi ospiti internazionali, come il celebre pittore fiammingo Peter Paul Rubens, Genova diventa famosa in tutta Europa per la qualità delle sue architetture e per uno stile di vita raffinato e di altissimo livello.

Sono stati più di 102mila i genovesi e i turisti che il 13 e 14 ottobre dello scorso anno hanno visitato i palazzi nobiliari del capoluogo ligure.

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