Il made in Italy che attrae i Paesi del Golfo

I turisti mediorientali conquistati dall’Italia sono in crescita, quasi 200mila, e sono proprio quelli  provenienti da Emirati Arabi, Arabia Saudita, Iran e Kuwait a spendere di più nel nostro Paese. Di solito viaggiano in gruppo – ma sono in aumento gli individuali – e ricercano soprattutto località del Centro-Nord. Sono i dati resi noti dall'Ufficio studi Enit su dati Bankitalia. Lazio, Lombardia, Veneto, Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna sono anche le regioni in testa per numero di presenze.

L’Italia quest’anno ha avuto una piccola presenza all’Arabian Travel Market, rappresentata da quattro regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Campania e Marche, oltre ad operatori privati. Città d’arte, food e lifestyle uniti dal fil rouge del patrimonio Unesco, gli attrattori principali. La Lombardia ha fatto leva sull’anniversario dei 500 anni dalla nascita di Leonardo da Vinci, tema collegato a quelli del food, del fashion e del design. L’assessore regionale al Turismo, Lara Magoni, ha ricordato che tra Milano, Como e il Lago di Garda “contiamo 23 hotel 5 stelle e più in generale all’interno della regione ci sono 650 strutture a 4 e 5 stelle e 60 ristornati stellati”.

“Quello mediorientale è un mercato difficile – dichiara Eliseo Capretti, titolare di Ocean Viaggi -. O sono molto informati o conoscono poche destinazioni in Lombardia. Milano può rappresentare un hub per far conoscere meglio tutta la regione e portare i turisti nel resto d’Italia”.

Il gruppo Caldana si presenta da diversi anni in fiera a Dubai per attrarre il pubblico mediorientale. “Devo dire – assicura il presidente Dario Caldana – con ottimi riscontri e un centinaio di contatti al giorno. Qui si vendono le grandi città, ma anche le montagne e i laghi, anche se nel loro immaginario la montagna per eccellenza è quella svizzera o austriaca”.

E’ invece la prima volta che all’Arabian Travel Market di Dubai si presenta la Sicila del Sud-Est. “Vogliamo presentarci in modo diretto, agganciandoci al volo diretto di flydubai su Catania, che sta facendo registrare diverse richieste a livello di incoming sulla Sicilia dai Paesi del Golfo”, spiega Tom Van Compernolle, ceo di Sicilia Promotions. A guidare la delegazione siciliana, anche Ettore Messina, assessore Beni culturali e Turismo di Piazza Armerina:  “La zona della Val di Noto e il Sud-Est dell’Isola – commenta – ha un’alta concentrazione di siti Unesco e può garantire ottime occasioni di experience e cultura”.

“La nuova generazione è un target importante per noi – prosegue Van Compernolle -. Cerchiamo di conquistarla con proposte nuove come cooking lessons, assaggi, sperimentazioni varie. Tra i mercati più attivi in termini di richieste, quello dell’Arabia Saudita, che rappresenta il 30% dei contatti avuti in fiera”.

Amandatour annovera il mercato del Golfo come quarto per ordine di importanza, dopo Russia (70% del totale), Ucraina e Stati Uniti. “Abbiamo una specializzazione sugli individuali, anche se trattiamo anche una parte di gruppi e tra le novità c’è stata l’implementazione del sito internet con l’introduzione dell’e-commerce”, spiega Rolando Fallani, director of business development della società che ha chiuso il 2018 a quota “38 milioni di euro”. l.d.

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