Villaggi: come cambia il concept

Una formula intramontabile e che resta a forte vocazione familiare, che va però via via aprendosi a concept meno “piazzetta-centrici”, se con il neologismo intendiamo la tendenza ad offrire proposte che svincolano il turista che lo desideri – attraverso alternative di turismo attivo, eventi e intrattenimento studiate ad hoc – dai pur gettonatissimi riti del gioco aperitivo, dell’aquagym e dello spettacolo serale in anfiteatro. È questa la villaggistica nell’area mediterranea che emerge dalle strategie dei tour operator, che per molti versi confermano i format consolidati – anche perché molto richiesti dal mercato – pur affinandoli nelle loro declinazioni, affiancando ad essi servizi innovativi ed esperienziali che si rivolgono a chi, pur amando le comodità del villaggio, non intende passare quindici giorni a bordo piscina.

Il villaggio fuori dal villaggio
E’ il caso di Fruit che, come ci spiega il dg Cristian Gabriele, “quest’anno ha introdotto Fruit Free, un prodotto che risponde all’esigenza di chi cerca attività all’esterno delle strutture piuttosto che all’interno. Generalmente il target di clientela è quello dei giovani, intesi però non anagraficamente ma per vivacità e vitalità richieste alla vacanza. Nelle strutture Fruit Free di Bodrum, Sharm el Sheikh, Mykonos e Novalja c’è un Pr di riferimento. Una sorta di assistente-animatore che accompagna gli ospiti all’esterno della struttura per svariate attività, escursioni ed esperienze, offrendo loro una serie di alternative da vivere in loco, per trascorrere una vacanza in modo libero ed estremamente personalizzato”.

Sullo stesso versante è Kappa Viaggi, che “oltre che proporre una formula con villaggistica classica con i Club Coralia – racconta Michele Mazzini, che del t.o. è direttore commerciale e sviluppo – oggi propone sul mercato italiano la formula in Kappa Club. Questo modo di fare villaggio offre la possibilità al cliente di essere più coinvolto nella cultura del posto, nell’incontro con le popolazioni locali, con la scoperta un po’ più autentica della destinazione. Nei nostri Kappa Club proponiamo infatti dei ‘momenti Kappa’ durante i quali il cliente ha la possibilità di fare delle esperienze, incluse nella tariffa, che gli permettono di uscire dal villaggio”.

Le experience entrano nei resort
La sfida dei t.o. sembra dunque quella di coniugare la serenità “all-inclusive” della formula villaggio con una nota in chiave experience. “La creazione del Settemari Balance Club – racconta Chantal Bernini, marketing manager Settemari – è nata proprio per rispondere in modo concreto a un’esigenza reale di clienti e partner: la possibilità di fruire di una nuova offerta fortemente caratterizzata da relax e benessere, il cui elemento chiave è l’esperienzialità focalizzata sulla ricerca dell’armonia interiore e fisica. Figura di riferimento per gli ospiti sarà il Maestro del benessere, impegnato a supervisionare tutte le attività degli ospiti finalizzate alla riscoperta dell’armonia interiore e fisica. Gli ospiti avranno tra l’altro la possibilità di fruire di un programma alimentare sano ed equilibrato, impostato e seguito da un nostro chef. La ricerca culinaria orientata allo stare bene sarà valorizzata dalla ricca offerta di attività sportive mirate a risvegliare il corpo e i cinque sensi: pilates, yoga, soft training, acquagym e soft walking in riva al mare. Benessere come pratica di vita, da seguire anche al termine della vacanza, sarà, inoltre, il principio fondante di speciali attività come i laboratori di cosmesi, pensati per valorizzare l’uso di sostanze naturali, e delle session di massaggio. E visto che non può esserci benessere senza ‘bien vivre’, per creare un’atmosfera di relax piacevole e, al tempo stesso, coinvolgente, le ore serali saranno caratterizzate dalla musica dei Live Aperitif e Live Cafè”.

Sempre a proposito di nuovi approcci alla formula, il mese scorso Alpitour ha lanciato il nuovo format dei Bravo club, pensato “con l’obiettivo – rimarca Gianmaria Patti, brand manager del marchio – di rinfrescare l’immagine dei villaggi, per offrire proposte attuali e in linea con i tempi, i desideri e le volontà degli ospiti”. Il driver che ha guidato il processo è stato “la ricerca di nuove esperienze, academy e plus che possano arricchire a 360° il soggiorno nel resort sia per gli adulti, sia per i più piccoli. Dall’animazione alla cucina, passando per i miniclub e le attività sportive, ogni progetto è orientato all’innovazione e all’originalità dei contenuti: entrano così nei menù le ricette di Simone Rugiati e viene istituito il corner Bravo Natura, dove trovare alimenti bio e a km 0. Nel format entrano i laboratori di Labsitter per insegnare ai più piccoli l’inglese, gli allenamenti di WellDance, gli spettacoli con i comici di Zelig e molto altro”.

Ma la famiglia resta al centro
Ci sono poi quei t.o. che rinnovano la formula villaggio nei contenuti, ma mantenendone intatto il format, e con un occhio particolarmente attento alle esigenze dei più piccoli. I motivi di questa scelta sono presto detti: “Le famiglie italiane che continuano a credere nel modello ‘villaggio’ che ha nell’animazione, nell’assistenza e nella proposta food italiana i suoi driver fondamentali, ci spingono a continuare a investire su questo filone, che garantisce il 30% di repeaters – spiega Tommaso Bertini, direttore marketing e comunicazione Eden Viaggi -. Ogni anno continuiamo ad investire per aumentare il valore aggiunto per i nostri clienti, con interventi precisi e plus riservati in primis proprio alle famiglie: i gadget per i bambini distribuiti già in aeroporto o il check-in personalizzato per i più piccoli, ad esempio. Il format Eden Village, inoltre, si arricchisce anche grazie ad importanti accordi con brand amati dalle famiglie italiane, come De Agostini, Lisciani e Chicco, che da sempre accompagnano i più piccoli nella crescita e nell’apprendimento. Questi partner metteranno a disposizione nei nostri villaggi i loro prodotti come passeggini, kit per la pappa, giochi educativi e libri”. E per i più grandi, “per fare davvero la differenza abbiamo introdotto negli Eden Village anche una nuova figura professionale dedicata al fitness che – assieme al guest relation manager, introdotto la scorsa stagione – si prenderanno cura degli ospiti in ogni aspetto della vacanza, oltre a confermare e migliorare ogni anno l’animazione del Tarta e Jek Club, che propongono attività dedicate a bambini e a ragazzi”.

Focus sui bimbi anche per Ota viaggi: “Avendo la famiglia come target di riferimento – sintetizza Francesco Boccanera, responsabile marketing e comunicazione – è ovvio che il nostro cliente cerca villaggi a misura di bimbi, con animazioni dedicate e intrattenimento per i più piccoli: personale specializzato, aree giochi attrezzate, ludoteche. Il cliente che ‘vive il villaggio’ deve sentirsi a casa propria, è importante una gestione alberghiera capace di curare particolari che vanno dalla ristorazione all’assistenza del cliente. Il villaggista è alla ricerca proprio di questo”. E’ concorde sull’importanza dei servizi “classici” anche Alessandro Pettorossi, product manager Nicolaus, che però precisa come “nei villaggi Valtur sia la vacanza a modellarsi intorno al cliente: ogni giorno si può scegliere come trascorrere il proprio tempo e a quali attività partecipare attraverso un ricco palinsesto di attività per il benessere del corpo e della mente, spettacoli, sport”.

Villaggi all’italiana
Altro tema è quello della caratterizzazione del prodotto, a vocazione più o meno nazionale. In questo, Veratour è uno degli alfieri del mare italian style: “La proposta Veraclub – spiega il direttore commerciale Massimo Broccoli – prevede un concept esclusivamente legato al made in Italy e fatto su misura per clienti esclusivamente italiani: questo indubbiamente semplifica molto la parte legata all’intrattenimento e all’animazione, che lavora su molti fronti diversi. Lo sport e la cura del fisico sicuramente sono quelli più seguiti e prevedono, a seconda dei villaggi, un ricco programma su molte discipline che vanno dalle più popolari, come il beach volley, il calcetto, la vela e gli sport acquatici in genere, fino al padel e al beach tennis o anche a discipline più legate alla cura del proprio corpo quali l’outdoor cycling, il superjump, lo street workout e il fluiball. Grande attenzione viene data ai nostri piccoli ospiti ,attraverso un programma studiato appositamente per loro e sviluppato all’interno dei nostri mini-club da personale altamente qualificato. Il mini–club è stato suddiviso per fasce di età per permettere ai bambini di vivere la loro esperienza con compagni di viaggio che abbiano i loro stessi interessi. Grande attenzione viene data infine all’intrattenimento serale, ricco di programmi e spettacoli svolti nei nostri teatri, sempre nuovi e rinnovati. Sono state inserite diverse figure di coreografi e scenografi per rendere anche questo un momento di grande qualità”.

L’animazione resta infatti uno dei cardini della villaggistica, naturalmente “sempre adeguata ai tempi – secondo Giorgio Lotti, direttore commerciale di Futura Vacanze -: tanto sport, animazione per bambini e ragazzi divisi per fasce di età – con programmi anche formativi – e la presenza nei miniclub all’estero di personale italiano sono sempre molto richiesti”.

Lo speciale villaggi Mediterraneo completo sarà pubblicato sul numero di Guida Viaggi in uscita lunedì 27 maggio

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