Touring Club Italiano dice no alle grandi navi in Laguna

“Il recente incidente a Venezia – afferma Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano – pone nuovamente di attualità la situazione critica in cui versa una delle città simbolo dell’Italia nel mondo, restituendoci al contempo anche un quadro desolante sull’assenza di politiche nazionali e locali messe in campo non per risolvere la questione del rapporto complesso tra Venezia e il turismo ma quantomeno un suo piccolo ma importante tassello, ovvero la presenza delle grandi navi in Laguna”.

“La vicenda, in sette anni, ha impegnato cinque governi diversi senza che nulla sia ancora cambiato: ormai non si tratta di affrontare più soltanto il buon uso di una città unica per evitare gli impatti ambientali e sociali negativi che l’hanno snaturata, ma di risolvere un problema ancora più rilevante e urgente, se possibile, di sicurezza e incolumità delle persone. Questo incidente, infatti, ci dice una cosa nuova su Venezia: non solo che è vulnerabile per la sua intrinseca fragilità ma che può essere anche una destinazione insicura. Le immagini che stanno facendo il giro del mondo offrono lo spunto di una città ormai a rischio, con un clamoroso effetto di demarketing”.

“Dal punto di vista del Touring Club Italiano – conclude Iseppi – non è più rinviabile lo spostamento delle grandi navi in altre zone della Laguna. Non basterà questo a risolvere i tanti problemi della città ma almeno si dimostrerà che il nostro Paese intende andare, per una volta, oltre le parole e cominciare a governare il turismo”.

Venezia è una delle città sulle quali grava di più lo stress da turismo: negli ultimi quarant’anni il numero di presenze è aumentato del 250% toccando oggi i 12 milioni a fronte di un’offerta di posti letto ufficiale di 63mila unità che aumentano del 25% se si tiene conto dell’effetto della sharing economy. Una città in cui ci sono quasi 45 presenze turistiche per abitante, dato che supera i 144 con riferimento al centro storico, l’area più amata e visitata. Per non parlare poi dei cosiddetti day visitor, ovvero gli escursionisti che la usano e la consumano in giornata, arrivando in treno, in pullman o in nave, ma che non figurano nelle statistiche ufficiali. Le grandi navi, in particolare, generano circa 1,5 milioni di passeggeri l’anno e “toccano” Venezia quasi 500 volte, 1,3 al giorno.

 

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