La Vallonia è tornata ai numeri ante 2016, prima dei noti fatti, "sta recuperando bene, la destinazione piace. Nel 2018 c'è stata una crescita del 4% dei pernottamenti italiani, per noi è una grande conquista", ha commentato Silvia Lenzi, responsabile Ufficio Belga per il Turismo Vallonia, ieri sera in occasione del Premio Vallonia, che si è svolto a Milano nella location di Radio Rooftop Bar.
La manager conferma che il trend è in ripresa dal 2017 ed accenna al fatto che i segnali per l’anno in corso si annunciano altrettanto buoni. Sul fronte della strategia di promozione, ogni anno viene individuato un nuovo tema, "il fil rouge 2019 per dare spunti ed idee per conoscere la destinazione sotto altri punti di vista, sarà la Vallonia Terra d’Acqua". Come già comunicato, nella regione si sta mettendo a punto un programma di visite e attività lungo i corsi d’acqua, tra passeggiate ed itinerari in bici, mini crociere, sbarramenti e chiuse, ascensori idraulici. Si può restare in città o scoprire i dintorni con escursioni lungo la Mosa. Tra le città sull’acqua ci sono Liegi, Namur e Dinant, "che nascono sulla Mosa, Tournai sulla Schelda, Charleroi sulla Sambre", ma ci sono anche "le cittadine termali Spa e Chaudefontaine".
La Vallonia offre diverse occasioni di scoperta e attrazioni turistiche, "è terra di artisti, a cui ha dato diversi natali, ma ha fornito anche ispirazioni, per esempio Vincent van Gogh si è lasciato ispirare dai visi e dai paesaggi della regione di Mons, dove ha abitato per qualche anno. La Vallonia è la città del sassofono, dei Patrimoni Unesco, è folklore, storia e castelli (sono più di cento, molti ancora abitati, ndr), è terra di opere di ingegneria civile, gastronomia, tra le famose patatine fritte, diventate patrimonio cuturale, e la birra. Una gastronomia di alta qualità – specifica Lenzi -, che è stata ripresa in mano da giovani chef che, dopo aver girato per il mondo, ritornano in Vallonia, mettendo a valore i prodotti della loro terra".
L'Italia si colloca la 5° posto, dopo il mercato interno, e il target è rappresentato da coppie, famiglie e piccoli gruppi. "L'italiano è attratto dalla cultura, dai patrimoni Unesco, ma anche dal vivere la destinazione. In termini di pernottamenti si parla di 2 notti o poco più come media".
Sul fronte della comunicazione i canali adottati dall'ente sono quelli tradizionali del sito internet, della brochure, ma anche il fronte social. Per quanto riguarda il trade, la Vallonia ha in programma per settembre un educational, "sarà rivolto ai tour operator, ma anche alle adv che hanno licenza da t.o. per un minimo di dieci partecipanti". Sono, inoltre, da poco terminate le presentazioni della destinazione in collaborazione con le rappresentanze delle altre regioni del Belgio (Bruxelles, Vallonia e Fiandre). s.v.