Con più di 184 milioni di passeggeri e una crescita del traffico del 5,85% il trasporto aereo gode di ottima salute. Roma Fiumicino detiene uno share del 23,2% del traffico e 43 milioni di passeggeri ed è il primo aeroporto italiano, seguita da Milano Malpensa con 24 milioni di passeggeri e il 13,3% del market share.
La prima compagnia aerea per traffico in Italia resta Ryanair con 37,8 milioni seguita da Alitalia con 21,9 milioni. Questo trend positivo rilevato da Enac va gestito dal punto di vista normativo per garantire sia il consumatore che le imprese, e a questo scopo si sono tenute una serie di tavole rotonde alla Luiss dal titolo “Facing the new challeges in the Aviation Industry: How Regulators and Air Law Experts are adressing Them”. In apertura Jeffrey Shane, general counsel Iata a Ginevra, ha fatto osservare come l’assenza di una cornice in cui inquadrare la normativa internazionale faccia sì che ogni governo segua le sue regole, rendendo la competizione aziendale non paritaria, e non tutelando passeggero in modo univoco. In Europa tutti i vettori sono garantiti dagli stessi diritti e dalle stesse opportunità, così molti operatori extra europei hanno fatto osservare il trattamento discriminante nei loro confronti dal punto di vista commerciale. Al centro di questo dibattito in nuovo Regolamento 712 del 2019 del Parlamento europeo che ha dato il via a una corretta competizione del trasporto aereo in difesa del consumatore, ma anche della giusta competitività imprenditoriale e della tutela assicurativa; una normativa che ricalca la preesistente cui sembra non si aderisca opportunamente. Attualmente il Regolamento è in discussione nelle commissioni Ue e diverrà esecutivo probabilmente entro novembre 2020, secondo le previsioni Enac.
“La crescita del trasporto aereo costituisce una grande opportunità – ha affermato Alessio Quaranta, direttore generale Enac – le grandi alleanze ci dimostrano che possiamo cambiare il sistema aprendoci agli investimenti stranieri, questo ci porterebbe a una connessione globale, e a prezzi più bassi per tutti”. “Ora, dobbiamo capire se questa è un’opportunità, o se siamo proprio obbligati a ripensare ad alcuni specifici aspetti che riguardano la proprietà e la gestione delle nostre compagnie aeree” ha specificato. Anche Quaranta ha focalizzato il suo intervento sulla corretta competitività: “In un quadro in cui vediamo crescere le compagnie soprattutto nel mondo medio orientale, arabo e cinese, bisogna pensare a una regolamentazione mondiale univoca per il trasporto e gli aeroporti; bisogna guardare a un mercato aperto, e tutto questo ha bisogno di un approccio unitario”. Nel futuro Quaranta segnala l’urgenza delle rotte e le scelte da compiere in ambito sicurezza con l’avanzare della tecnologia: l’IA, i droni.
“Ci troviamo poi di fronte alla Brexit – ha proseguito – con l’ipotesi di stabilire se le compagnie possano considerarsi ancora con licenze europee e diritti derivati, nel caso in cui invece le normative europee non siano più applicabili in Gran Bretagna l’impatto sulle connessioni e i servizi per i passeggeri sarà inevitabile”. Secondo il direttore sarà necessario applicare un regolamento temporaneo per assicurare la connettività. l.s.