Si presenta come positivo il trend dell’estate del 2019. Il 72% degli italiani farà una vacanza in estate e, tra la spesa degli italiani all’estero e la spesa di turisti stranieri che arrivano nel nostro Paese, la bilancia commerciale farà segnare un surplus di circa 8 miliardi . “Stiamo parlando di 32 milioni di italiani in viaggio che sono sopra del 3% rispetto all’anno scorso” afferma Alberto Corti, responsabile settore turismo Confcommercio. “Agosto fa la parte del leone con il 35% dei vacanzieri, mentre settembre scende all’8% dal 16,2% dello scorso anno, la destagionalizzazione sembra quindi un obiettivo non raggiunto”. Il periodo medio di vacanza è 6 notti, tranne agosto in cui arriviamo a 8 notti. La spesa media procapite è 950 euro a persona.
Il 23% degli italiani andrà all’estero, sviluppando un 3% in outgoing più rispetto allo scorso anno. Le destinazioni predilette sono in Europa soprattutto Spagna e Francia; nel medio raggio la tendenza dominante è il Mar Rosso e il Nord America sul lungo raggio. Le destinazioni predilette in Italia sono Puglia, Toscana, Sardegna.
Quanto alla tipologia di vacanza la maggioranza degli italiani farà una vacanza balneare con il motivo di riposarsi. Dall’analisi di Confturismo Confcommercio in collaborazione con Piepoli si evidenzia anche che in seguito alle mancate vacanze di primavera dovute al maltempo e alle previsioni di maltempo, solo un 4% degli italiani si rifarà prima della fine della stagione, e questo si traduce in una perdita da 500 milioni di euro.
Nell’estate 2019 la spesa degli stranieri in Italia è concentrata al Centro, che detiene il 30% dei turisti. Il Sud, normalmente al 15%, arriva al 21% in questa stagione. Il dato rilevante è che dei 2,4 milioni di turisti che avremo in Italia 1 milione andrà al Sud.
Nel quadro generale dei competitor italiani Turchia e Egitto avranno le migliori performance, mentre la Spagna non sta crescendo perché soffre l’ascesa di questi Paesi nel suo medio raggio.
Anche Confturismo legge nelle Olimpiadi 2026 una grande opportunit realizzata con un investimento molto basso: 200 milioni di euro con impatto indiretto intorno ai 3,5 miliardi. “Candidarsi è giusto sempre – afferma Luca Patanè, presidente Confturismo-Confcommercio –; ci dispiace per le mancate occasioni precedenti, ma siamo molto orgogliosi di questa opportunità e ben venga il coordinamento pubblico privato per realizzare un grande evento”.
Il presidente ha fatto osservare come 8 miliardi di euro di surplus in un trimestre sono significativi in un comparto industriale. “Questo ci fa capire che i nostri competitor talvolta con gli indici sono un po’ capziosi quando si tratta del nostro Paese”. Patanè è intervenuto anche sulla questione Alitalia: “Sono 10 anni di questo tormento, mentre per i trasporti avere un vettore nazionale potrebbe rappresentare una grande opportunità”. Tra i mercati ha indicato quello giapponese come big spender. Ha poi sollevato il problema overtourism di Venezia: “E’ proprio necessario che arrivino queste orde in laguna?”. Favorevole invece al cicloturismo e alle opportunità derivanti da segmenti legati a natura e tecnologia.
Quanto alla politica chiede a gran voce un reinvestimento della tassa di soggiorno nel turismo “cui spetterebbe di diritto”. l.s.