Federturismo: necessaria pianificazione come i competitor

“Le vacanze di quest’anno arrivano dopo il maltempo di maggio e un mese di giugno non
particolarmente esaltante, ma le previsioni per gli altri mesi estivi si preannunciano positive
sia per il turismo domestico che per quello internazionale”. A parlare è Marina Lalli, vice presidente di Federturismo Confindustria. “Anche quest’estate saranno
soprattutto gli americani e i tedeschi a scegliere il Belpaese per trascorrere le loro
vacanze – prosegue la manager -. E peraltro notiamo l’allungamento delle stagioni di spalla: settembre e ottobre piacciono molto, anche grazie al Mar Rosso che rappresenta una destinazione con prezzi allettanti e clima ideale anche in questo periodo”.

Un’opinione ben precisa, quindi, quella di Federturismo sul discorso destagionalizzazione, che si discosta nettamente da quanto sostiene l’Istituto Piepoli: secondo l’ultima indagine condotta, lo ricordiamo, solo il 6% dei turisti italiani partirà a giugno, e settembre scende all’8% dal 16,2% del 2018, con agosto a fare la parte del leone, arrivando al 35% dei viaggiatori (15 milioni).
Di fatto “le presenze turistiche nel nostro Paese hanno superato ogni aspettativa – prosegue Lalli -, ma affrontare questa bella opportunità richiede una programmazione strutturata e di lungo periodo che sappia compensare squilibri territoriali e di calendario a favore di politiche redistributive dei flussi turistici più sostenibili”. Dunque “è nostro dovere preservare i territori destagionalizzando, sensibilizzare sempre di più la filiera turistica sui temi del consumo sostenibile delle risorse e promuovere itinerari alternativi che decongestionino le grandi città e valorizzino i borghi e le aeree meno note”.

Un prodotto che ben si presta in questo senso è il turismo sanitario e termale, che “combinando l’offerta sanitaria e di benessere termale con gli attrattori culturali, paesaggistici ed enogastronomici contribuisce a far crescere i flussi turistici nei mesi di bassa stagione”. Come combattere la concentrazione delle vacanze? “E’ necessario ripensare la gestione dei flussi turistici per evitare l’accumularsi degli effetti negativi dell’eccessiva concentrazione di visitatori in determinati periodi dell’anno – risponde la manager -, creando e promuovendo un calendario pianificato di eventi che attragga i flussi turistici in modo distribuito durante tutto l’anno come avviene in altri Paesi competitor quali Francia e Germania. Così come creare, in raccordo con i territori, i prodotti turistici legati al turismo della salute, del benessere, delle terme, della terza età anche tramite strumenti di welfare dedicato”. n.s.

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