Disdette Metamondo: le reazioni di mercato

Una lettera per comunicare la disdetta delle partenze. E’ quanto hanno ricevuto le agenzie di viaggi da Metamondo, operatore del Gruppo Arkus. Ora bisogna capire come correre ai ripari.

Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti, la definisce una situazione ancora nebulosa: “Metamondo dovrà comunicare alle adv e ai clienti se e come opererà i rimborsi”. La questione, spiega, è problematica su due fronti: se i clienti non partono più chi li rimborsa? Le adv, inoltre, devono verificare e comunicare agli utenti l’effettiva partenza o meno e in quest’ultimo caso si parla di inadempienza di Metamondo, per cui i punti vendita devono rivalersi sul t.o.

Ma di quanti clienti si parla? “Al momento non si  sa quanti possano essere coinvolti – risponde il presidente -. Noi abbiamo comunque messo a disposizione uno sportello legale associativo per le adv che hanno avuto questo problema. Speriamo poi che Metamondo assolva i rimborsi di chi non è partito. La società cui fa capo il t.o, Marcopolo – puntualizza Rebecchi -, a oggi non è insolvente e non è fallita”.

Che Metamondo “fosse prossimo a cancellare ne eravamo sicuri”, dichiara il presidente di Aiav Fulvio Avataneo, che rimarca ancora una volta come l’operatore sia privo “del Fondo di Garanzia e di polizza di annullamento”. “Non so come faranno a portare avanti l’attività – prosegue – essendo sprovvisti dei requisiti giuridici e legali”. Aiav sta suggerendo ai propri associati di richiedere sulle prime partenze di agosto, “oltre al rimborso, trattandosi di cancellazione, anche il danno provocato dalla cancellazione stessa”. In più, essendo quest’ultima a ridosso della partenza, “il rimborso non può essere inferiore al valore stesso della vacanza”. Anche il presidente non quantifica i clienti coinvolti, ma specifica che “sappiamo di gruppi, di individuali”. Avataneo aggiunge quindi: “Io non credo che la continuità aziendale assicurata da Arkus si possa realizzare. A questo punto – si domanda il manager – quale compagnia potrebbe ancora assicurare Metamondo? Nessuna”. Ma soprattutto, “in assenza delle tutele del viaggiatore come potrà continuare a operare? Noi abbiamo avvisato a suo tempo anche gli enti preposti ai controlli che verificassero le coperture assicurative. A questo punto io se fossi un cliente mi rivarrei anche sugli enti preposti, cioè i comuni in cui hanno sede gli operatori”.

Interpellate da questa agenzia di stampa in merito, gran parte delle adv risponde di non aver lavorato con il t.o. A parte qualche eccezione che sottolinea il buon prezzo delle pratiche di Metamondo, i più affermano di non aver mai ricevuto né la visita né i cataloghi del tour operator. Per quanto riguarda Adiconsum, l’associazione a tutela dei diritti dei consumatori, dalla sede ci comunicano che “non sono ancora pervenute rimostranze, ma è possibile sia soltanto una questione di tempo”, ci dicono. n.s.-s.p.

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