15 città d'arte, 12 località collinari, 53 lacustri, 38 montane e 9 termali (per un totale di 127 comuni turistici) che, grazie ai flussi di visitatori, mettono in moto oltre 53 mila imprese del turismo in Lombardia. Tra hotel, shopping, enogastronomia e intrattenimento, il giro d’affari nelle località turistiche ammonta a 49 miliardi di euro secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Le città d’arte prevalgono con 41 mila imprese (+ 4,6% in cinque anni), seguite da località lacustri (6 mila imprese), località montane (3 mila imprese, +2%), località collinari (2 mila imprese), località termali con quasi mille imprese.
“Abbiamo voluto realizzare un nuovo monitoraggio delle località turistiche che tenga conto del tipo di esperienza, culturale, di svago e naturalistica delle mete. -spiega Valeria Gerli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi– I nostri luoghi, a breve distanza uno dall’altro, hanno un’offerta spesso complementare e non ripetitiva. Ecco perché occorrono itinerari capaci di collegare le diverse mete, per una scoperta e una fruizione più completa e dunque in grado di valorizzare il viaggio”.
Sono 24 mila attività di commercio al dettaglio, 3 mila imprese della ricettività, 21 mila ristoranti, oltre 400 imprese di noleggio di auto biciclette e altri mezzi di trasporto, quasi 300 servizi di biglietterie, di prenotazione e guide turistiche, 4 mila attività di intrattenimento tra arte e sport e 12 stabilimenti termali. Brescia è la provincia con più località turistiche della regione (35), seguita da Bergamo (19) e Varese (17). Per business legato al turismo primeggia Milano (che segna 43 miliardi di euro), seguono Bergamo con 1,9 miliardi e Brescia con 1,8.