Pileri-Fiavet nazionale: segnali d’allarme da tre t.o.

False agenzie di viaggi che vendono prodotto inesistente, compagnie aeree con voli cancellati o in ritardo, ma soprattutto  “t.o. in difficoltà, con situazioni dove si hanno segnali d’allarme, come InViaggi, Best Tours e Metamondo”. Sono questi i disservizi e le preoccupazioni che hanno segnato l’estate 2019 secondo Gian Mario Pileri, vice presidente nazionale Fiavet. “Si tratta di tre realtà – spiega il manager ritornando sull’ultima questione – che preoccupano e sulle quali bisogna vigilare. Noi possiamo tenere alta la guardia. Ad aiutare ad avere un po’ di tranquillità c’è il Fondo di Garanzia, che a oggi conta 450 iscritti”.

La storia recente dell’associazione ha visto “dopo sei anni la firma del contratto collettivo nazionale. Un traguardo molto importante”. Ma ci sono ancora istanze non ascoltate: per esempio “quella di istituire un albo delle agenzie di viaggi”, che sarebbe una garanzia rispetto ai falsi punti vendita. L’estate è un momento in cui si rimane concentrati sulla vendita, ma a settembre "riprenderà l’attività sindacale, ci sarà – annuncia Pileri – la revisione dello statuto e si predisporranno incontri con enti nazionali esteri. Sempre durante questo mese terminerà il mandato del segretario generale Giovanni Rubeca, con la conseguente ricerca di questa figura. A ottobre ci sarà poi il nostro congresso nazionale e bisogna capire dove farlo. Stiamo, inoltre, mettendo in piedi una conferenza dei servizi”. 

Ma c’è stato, effettivamente un recupero delle prenotazioni in agenzia soprattutto da parte del turista digitale? “Tutti i clienti ormai vanno su Internet. Stabilire quanti chiudano la pratica in agenzia è difficile. Di fatto abbiamo moltissimi utenti che arrivano in adv e dicono: ‘Ho visto su Internet etc’. ma poi cercano un interlocutore fisico che migliori o finalizzi quanto loro hanno trovato sul web. Mi auguro che questi clienti siano sempre di più”. E cosa va per la maggiore, il pacchetto classico o quello modulabile? “Chi decide di fare la vacanza in villaggio chiede il pacchetto 7+7 o chi ha strutture in vuoto pieno spinge questa tipologia. Chi ha, invece, il cliente viaggiatore chiede situazioni diverse e dunque i sei o i dieci giorni, per esempio”. n.s.

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