Terminata la stagione estiva, per il mondo del lavoro in ambito travel è tempo di bilanci. “Fino a pochi anni fa – spiega Oscar Galeazzi, amministratore del sito LavoroTurismo.it – l’attenzione del settore era concentrata esclusivamente sulla quantità e qualità della clientela, mentre ormai da alcuni anni si parla di personale, anche se purtroppo non in un’ottica di strategia, ma solo per rilevare le difficoltà di ricerca di personale qualificato, difficoltà che aumentano progressivamente ogni anno, con previsioni di medio periodo tutt’altro che positive”.
È ormai diffusa la consapevolezza che le risorse umane siano un motore sempre più strategico delle imprese che operano nel settore del turismo, dell’ospitalità e della ristorazione. “Le difficoltà nella ricerca di personale qualificato, in particolare stagionale – riconosce Galeazzi – sono reali e in grado di mettere in seria difficoltà le aziende. Poche sono quelle, però, che ne hanno una chiara consapevolezza e agiscono in termini proattivi, molte subiscono la situazione o non percepiscono ancora che le persone, e di conseguenza i dipendenti, sono cambiati, e hanno altre aspettative oltre al denaro”.
I profili più ricercati e le competenze
I profili più carenti e ricercati sono quelli del settore “Ristorante”. “In tutta Italia (e in Europa) mancano camerieri qualificati, che vadano oltre il semplice portare a tavola dei piatti di portata – commenta il manager -. I capi servizio, i maître o restaurant manager, quelli veramente bravi sono quasi introvabili”.
In area “Wellness & Beauty” sono difficili da reperire i profili di Spa manager. Altro profilo molto ricercato dalle aziende in area sales & marketing, sono dei bravi Revenue manager, in grado di fare la differenza nelle vendite, in particolare in momenti di difficoltà.
Tutta l’area front office & reservation ha visto una forte richiesta di collaboratori; competenza molto richiesta la conoscenza della lingua tedesca. “Molto ricercati – rilevano le ricerche sul sito – i collaboratori che hanno come competenze collaterali capacità di comunicazione in ambito social e competenze anche basiche di revenue”.
Il settore animazione vede una carenza cronica di animatori, professione con un altissimo turnover, in particolare nei profili che prevedono una specializzazione di livello medio-alto: capo animatori, capo villaggio, tecnici suono/luci/video, istruttori sportivi.
Alta anche la richiesta di barman specializzati, non solo nei cocktail ma anche in succhi freschi, caffetteria e drink analcolici, in particolare per la stagione estiva.
“Nel periodo pre-estivo – prosegue Galeazzi – abbiamo rilevato un aumento di richieste di personale nel settore incoming e outgoing, dove operano agenzie viaggio e tour operator tradizionali (non Ota): banconista, addetto biglietteria, addetto booking, promotore viaggi, segno positivo, che fa emergere chiaramente una ripresa del settore”. l.d.
Il servizio integrale su uno dei prossimi numeri del settimanale Guida Viaggi