Dimitrov, Air Italy: “Mesi difficili cui rispondiamo con nuove rotte”

Una serata per ringraziare le agenzie di viaggio e per annunciare le quattro nuove rotte dell’inverno – Maldive, Mombasa, Tenerife, Zanzibar – per Air Italy, che vuole dissipare le nubi sul suo futuro da più parti preconizzate. GuidaViaggi ha approfondito gli argomenti con Rossen Dimitrov, chief operating officer Air Italy.

“Gli ultimi 18 mesi sono stati molto difficili per noi, a cominciare dalla problematica legata alla continuità territoriale con Sardegna e alle complicazioni connesse all’appalto, tanto che infine abbiamo deciso di operare nostri voli senza compensazione per proteggere il nostro staff e i nostri investimenti”, spiega. “A questo si è aggiunto lo tsunami del grounding dei 737 Max, che ha sconvolto i piani di tutte le compagnie aeree”.

“Nonostante le sfide e i problemi – continua Dimitrov – abbiamo però sfruttato le opportunità per crescere e rispondere rapidamente alla domanda. Abbiamo ottenuto riconoscimenti e raggiunto risultati importanti completando il rinnovamento della flotta lungo raggio con A330 in leasing e il redesign della business, lanciando nuovi prodotti come Le Delizie, rinnovato servizio di bordo in classe economy, e aprendo nuove rotte long haul e domestiche. Le stagionali Los Angeles, San Francisco e Toronto verranno riprese la prossima estate e siamo la prima compagnia in Italia a offrire dining on demand in business. Da ottobre stazioneremo la flotta narrowbody nelle nostre basi nazionali per servire rotte domestiche e migliorare programmazione dei voli e prodotto. Inoltre attendiamo l’approvazione per l’apertura di nuove rotte 2020”.

Gv: Ci può fare un bilancio dell’estate?

“Abbiamo vissuto molte situazioni anomale quest’anno ma traiamo comunque un bilancio positivo. Per fronteggiare la messa a terra dei Max abbiamo dovuto noleggiare altre macchine e con un tempo di reazione così breve i prezzi degli affitti sono stati altissimi. Nello specifico, dunque, ci siamo trovati costretti a pagare sia per il leasing degli aerei a terra sia per il noleggio e una conseguente condizione di overstaff. Oggi, con accordi già negoziati, siamo pronti per affrontare la nuova stagione sia i Max ritornino a volare sia il blocco permanga. Los Angeles è andata molto bene e New York e Miami meglio del previsto. Toronto è una destinazione lenta a partire anche per problemi legati a slot non favorevoli. Siamo soddisfatti sia dei risultati sui point to point sia riguardo le connettività e alcune delle nostre destinazioni stagionali diventeranno annuali. Quanto al revenue, guardiamo ai risultati nel loro complesso, leggendo i dati relativi ai voli nazionali e di lungo raggio organicamente”.

Gv: Dopo la chiusura delle rotte indiane avete abbandonato l’Asia?

“L’India ha sofferto per gli slot non favorevoli. Per ora in Asia puntiamo su accordi di codeshare. La Cina è nei programmi ma l’Oriente richiede una grande preparazione”.

Gv: Quale la sua previsione sul costo del petrolio e sull'influenza sulle tariffe aeree?”

“Difficile fare previsioni, è un prodotto estremamente sensibile agli eventi. Basti pensare a come il recente bombardamento ai pozzi sauditi abbia subito avuto conseguenze (il prezzo è tornato solo ieri ai livelli pre-attacco, nda). Un solo cent di variazione sul prezzo del barile ha forti ripercussioni sull’industria aeronautica. Dobbiamo fare i conti anche con questa variabilità”.

“La vicenda Thomas Cook è terribile. Oltre al contraccolpo sul mercato, su tutto il settore, su intere destinazioni messe in crisi e sui turisti in grave difficoltà, la ritengo personalmente particolarmente dolorosa anche sotto il profilo umano per i molti colleghi che hanno perso il lavoro. Negli ultimi mesi abbiamo assistito alla chiusura di molte compagnie e lo scenario mondiale è complesso. Bisogna tenere sotto controllo costante tutte le variazioni, mai rimanere indietro e traguardare sempre il futuro”, ha concluso Dimitrov. p.o.

 

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