Ue: audit della Corte dei conti sullo scambio di informazioni fiscali

La Corte dei conti europea sta conducendo un audit per valutare l’efficacia dello scambio di informazioni fiscali all’interno dell’Ue. In particolare, la Corte esaminerà il sistema posto in essere e valuterà come la Commissione europea ne sostenga l’attuazione e ne monitori la performance. Inoltre, analizzerà le modalità con cui gli Stati membri dell’Ue procedono a tale scambio valutando anche se utilizzino al meglio i dati ottenuti.

Assieme agli Stati membri, la Commissione europea si sta adoperando per rendere i regimi fiscali nazionali nell’ambito dell’Ue più trasparenti ed efficaci, in grado di migliorare la rendicontazione. A tal fine – riporta una nota – è stato posto in essere un sistema per lo scambio di informazioni finanziarie fra Stati membri a fini fiscali. In linea con gli standard dell’Ocse, le autorità fiscali dell’Ue hanno acconsentito a cooperare più strettamente, non solo nell’applicare correttamente le norme in materia di tassazione, ma anche nel combattere la frode e l’evasione fiscale.

La Corte ha pubblicato una rassegna preliminare all’audit sullo scambio di informazioni fiscali all’interno dell’Ue. Questo tipo di documento fornisce ragguagli su un compito di audit in corso e intende costituire una fonte di informazione per tutti coloro che sono interessati alla politica o ai programmi oggetto dell’audit.

“La trasparenza fiscale è fondamentale per il mercato unico. Fornisce maggior certezza ai contribuenti e favorisce una concorrenza leale. Per questo motivo lo scambio di informazioni a fini fiscali suscita grande attenzione – ha dichiarato Ildikó Gáll-Pelcz, il membro della Corte dei conti europea responsabile dell’audit -. Le iniziative intraprese negli ultimi anni hanno consentito alle amministrazioni un accesso senza precedenti a questo tipo di informazioni. L’audit della Corte verificherà in particolare se l’attuale sistema sia efficace nell’assicurare che le imposte siano versate allo Stato membro cui spettano e nel giusto importo”.

A livello di Unione, spetta tanto agli Stati membri quanto alla Commissione (direzione generale Fiscalità e unione doganale) garantire una concorrenza fiscale leale. La direttiva del 2011 sulla cooperazione amministrativa è l’atto legislativo fondamentale dell’Ue che disciplina la cooperazione amministrativa nell’imposizione diretta. Negli ultimi anni è stato più volte emendato per ampliarne la portata. L’audit valuterà il sistema posto in essere nell’Ue per lo scambio di informazioni a fini fiscali. In particolare, analizzerà: se la Commissione abbia definito un quadro solido e se stia monitorando il sistema in maniera adeguata; e se gli Stati membri abbiano attuato tale sistema e se questo sia efficace.

Tags:

Potrebbe interessarti

Nessun articolo collegato