Punta non tanto sui numeri, che sono comunque positivi, ma su un turismo destagionalizzato e sostenibile: si tratta della Catalogna. Nel 2018 sono stati 1.199.400 gli arrivi italiani nella regione spagnola: "Il 23% dei turisti che scelgono la Spagna, va in Catalogna – afferma Marta Pitarch, marketing executive Italia & Israel di Catalan Tourist Board -, cioè uno su 4".
In crescita la spesa giornaliera, ha sottolineato la manager: è passata infatti dai 127,80 euro del 2017 ai 136,40 del 2018. "L'Italia si colloca nella top five dei mercati di riferimento – prosegue Pitarch – alle spalle di Francia, Regno Unito, Germania e Usa".
Fino a giugno sono stati, invece, 703.300 gli arrivi italiani; quelli internazionali, 8 milioni 900mila, con un incremento del 2,5%.
Nota di rilievo per il mercato italiano, che non solo "viaggia fuori stagione, ma è quello che cresce maggiormente".
Diverse le novità previste per il 2020: "Stiamo preparando un gran tour della Catalogna – anticipa la manager – che percorrerà tutta la destinazione. Il 2020, poi, sarà l'anno del turismo sportivo, segmento che promuoveremo. Si segnala il parco nazionale di Aigüestortes, che, collocato a tre ore da Barcellona, è stato designato 'Riserva Starlight' per la qualità del suo cielo notturno e per i livelli di emissione acustica all’interno del parco e dell’area periferica: esistono solo dieci destinazioni del mondo che hanno questo titolo. A Lleida è stato recuperato l'antico quartiere ebraico, la Cuirassa. E' stato inaugurato a Port Aventura il primo dark ride e a giugno nell'area Far West il primo albergo 4 stelle superior. Ci auguriamo, inoltre – sottolinea Pitarch – che l'anno prossimo la Costa Brava sia riconosciuta come Riserva Biosfera Unesco".
Quanto a Barcellona, sono stati 576.972 i turisti italiani, in crescita del 6,9%.
"Si tratta del settimo mercato internazionale – ha evidenziato Olga Sancho Izquierdo, cap de la Unitat de promoció turistica en Mercats Diputació Barcelona -. In aumento la spesa giornaliera, passata da 248,70 euro del 2017 ai 258,80 del 2018". Ma “Barcellona è molto di più della città, ma una destinazione, che spazia dai Pirenei nell’intera provincia”.
Tra le novità del 2020 il Barcelona Modernism Pass, per visitare edifici modernisti dentro e fuori la città, la Barcelona Wine Week, a febbraio, la spinta sullo shopping di prodotti locali, il nuovo spettacolo Messi 10 by Cirque du Soleil dedicato al calciatore e i festival, non i più noti, ma quelli legati a cultura e tradizioni. .