“Ci avviamo a chiudere un anno particolare, in cui abbiamo risentito degli alti e bassi dell’andamento dell’economia italiana, risolti tuttavia attraverso una serie di valutazioni e interventi sul mercato per offrire servizi che ci hanno aiutato a superare il momento di rallentamento”. Questa l’analisi di Flavio Ghiringhelli, country manager Emirates Italia, il quale ci spiega che, pur con un aumento di passeggeri, la bilancia segnava un calo di revenue medio, per cui la compagnia ha messo in atto una politica sui servizi che l'ha portata a crescere fino superare il trend, già positivo, dello scorso anno.
Tra i servizi prediletti lo chauffeur drive, anche se ha stentato a decollare, prima di essere comunicato con maggiore efficacia alle agenzie di viaggi. “Ottimi i risultati delle leve di marketing sulle famiglie, quando abbiamo associato le nostre proposte a quelle promosse da Dubai sugli eventi”.
Continua anche la crescita dello stop over a Dubai prediletto dagli italiani che si spostano verso le mete dell’Oceano Indiano come Maldive, Mauritius, Seychelles. In seconda battuta verso l’Oriente, ovvero la Thailandia, la Cina, il Giappone, “ma soprattutto l’Australia dove stiamo registrando un grande traffico”.
Ottime le performance del Milano-New York operato con Airbus A380 “spesso pieno, tanto che abbiamo pensato di aumentare la frequenza, ma vedremo il prossimo anno, perché ci piacerebbe anche inaugurare una nuova tratta”. Interessanti anche gli sviluppi con Jet Blue per questa rotta: la compagnia consente, in arrivo negli Usa, di proseguire pressoché ovunque nel continente, anche nella parte caraibica. “Gli italiani l'hanno scelta soprattutto per Saint Martine Barbados”.
Positivo il volo Flydubai da Napoli che non ha eroso passeggeri a Emirates da Roma, essendo due tipi di servizio diverso: “Flydubai è una compagnia che si avvicina a una low fare e ha contribuito a creare una domanda da Napoli che prima non c’era – spiega il manager – mentre la partnership siglata con Trenitalia risulta utile da Napoli perché consente ai passeggeri partenopei di arrivare in tutto il mondo grazie al collegamento su Roma”.
Emirates, che ha trasportato lo scorso anno (2018-2019) 56,6 milioni di passeggeri con un seat factor al 76,8% e un revenue di 26,7 miliardi di dollari, si accinge ora ad affrontare un 2020 impegnativo in vista di Expo Dubai. “Ci aspettiamo oltre 20 milioni di visitatori ed è per noi un momento importante: avremo un padiglione dedicato in cui si vedrà il futuro dell’aviazione dal nostro punto di vista”. l.s.