Il sogno del Perù: un volo diretto dall’Italia

Una previsione di crescita del 2% per il prossimo anno, la sfida di un collegamento diretto dal nostro Paese, una strategia di promozione basata sul leisure e sul Mice: sono alcuni dei propositi di Jaime Cárdenas Pérez, neo direttore dell’Ufficio Commerciale PromPerú/Ocex.

L’Italia è uno dei mercati prioritari, si colloca al quarto posto alle spalle di Germania, Spagna e Francia”, spiega Cárdenas. Il direttore sottolinea l’importanza dei collegamenti per la crescita della destinazione e cita il caso del bacino britannico, “che ha registrato un importante incremento da quando nel 2016 è stato introdotto il volo diretto di British”. Qual è la situazione dell’Italia? “Non c’è ancora un volo diretto, ma si tratta di una delle nostre sfide. Compagnie internazionali come Iberia o Air Europa potrebbero svilupparlo. Va detto, comunque che esistono delle ottime connessioni, via Parigi, Amsterdam, Barcellona e Madrid”.

Numeri alla mano, il bacino italiano ha messo a segno nel 2018 74mila arrivi e “la previsione di crescita per il prossimo anno è del 2%”. Ma quali i motivi che spingono il turista tricolore in Perù? “Per vivere l’esperienza autentica dei locali, per la cultura e, tra i segmenti che sono più cresciuti, la gastronomia”, risponde il direttore. E se in passato Lima era una “città di passaggio”, oggi la permanenza si attesta sulle 3 notti; la durata complessiva del soggiorno è, invece, tra i sette e i dieci giorni. L’ente sta predisponendo iniziative per il trade: “Workshop come quello organizzato a Milano per i tour operator, la partecipazione a fiere di settore come Itb, eventi, webinar e seminari”. Non solo, per gli agenti è stata lanciata l’anno scorso un'app specifica per la formazione, “Perù Agent Training”, “che si è rivelata molto utile”.

Quali i segmenti su cui ci si vuole focalizzare? “Luxury, avventura e natura, cultura, gastronomia”. Un occhio di riguardo sarà anche riservato al Mice, in particolare all'incentive. Target prioritario “i millenial, che oggi guidano l’economia e hanno disponibilità economica e tempo”. In termini, invece, di località maggiormente visitate, il direttore cita, “Cusco, Machu Picchu, Lima, Arequipa, Puno, ma anche Puerto Maldonado e la giungla amazzonica. In un unico itinerario si possono visitare la costa, gli altipiani e la foresta”. Il turismo è importante per l’economia del Paese: ha, infatti, “un peso del 12% sul Pil”.

 

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