Ventisette santuari di fauna selvatica, cinque parchi nazionali, 320 km di spiagge, 600 specie di uccelli, 6mila elefanti, 400 tigri, 40 cascate e 150 specie di mammiferi: sono alcuni dei numeri del Karnataka, stato dell'India sud-occidentale che si è presentato ieri sera a Milano in un roadshow.
Con i claim “Script your adventure” e “One State. Many worlds”, offre 37 dei siti patrimonio Unesco dell’India, 765 monumenti protetti ed è la regione del Paese dove si concentra il numero maggiore di elefanti e tigri. Conosciuto anche come la Silicon Valley dell’India, il Karnataka, il lato più autentico dell’India, ha come capitale Bangalore, metropoli sicura cresciuta velocemente, sulla quale si concentra la maggior parte dei collegamenti dall’estero e che è ben connessa a tutte le parti del Paese. Turismo balneare, culturale e naturalistico, wellness, una gastronomia ricercata sono alcuni degli atout della destinazione.
“Il nostro obiettivo – spiega S. Nagaraju, general manager Karnataka State Tourism Development Corporation – è arrivare a un milione di turisti entro il 2020. Abbiamo organizzato questo roadshow internazionale per sviluppare partnership con il mercato italiano. Sedici le città toccate, tra cui, oltre a Milano, Barcellona, Madrid, Parigi, Berlino e Londra; il prossimo anno lo realizzeremo anche a Roma”: Ma quali gli mercati su ci si intende focalizzare? “Nord e Sud America, Cina, Giappone e i Paesi dell’Est asiatico”. Secondo Nagaraju il Karnataka offre “una buona connettività aerea e un’ampia offerta alberghiera, che spazia da marchi di catena come Taj Hotels a piccole strutture e dunque adatta a tutte le tipologie di turista”.
Nicoletta Somma