“Forte delle relazioni intessute in ventidue anni, la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico si conferma il luogo privilegiato sul piano internazionale di dialogo e scambio tra le maggiori organizzazioni e istituzioni e le massime autorità in materia di promozione del turismo culturale e valorizzazione del patrimonio archeologico", ad affermarlo è il fondatore e direttore della Bmta, Ugo Picarelli.
Come da lui osservato "qui nascono e si consolidano collaborazioni e sinergie interculturali che difficilmente altrove troverebbero terreno così fertile, consacrando l’evento quale unico, qualificato e accreditato appuntamento al mondo dove la parola sinergia trova infine concretezza. Un fiore all’occhiello anche per il Comune di Capaccio Paestum e per la Regione Campania che con spirito lungimirante accompagnano la Borsa nella sua mission anche quale volano di promozione per la città antica di Paestum, sito Unesco dal 1998, gestita dal Parco Archeologico diretto da Gabriel Zuchtriegel”.
In un mese, fino al 17 novembre, si sono registrati quasi 40mila accessi e sono state più 115.000 le pagine più visitate. 12 le dirette streaming disponibili sia su Facebook sia sul sito, tuttora disponibili in una playlist dedicata, per un totale di 20 ore di trasmissione live: più di 5.000 visualizzazioni totali su Facebook. Tra i più seguiti, gli incontri “Il Giornalismo dei Beni Culturali” e “Il Colosseo incontra Cartagine”.
La pagina Facebook della Borsa ha registrato numeri importanti: solo nella settimana dell’evento hanno interagito 22mila persone. Espositori, relatori, visitatori sono stati i “testimonial” più entusiasti a diffondere le iniziative della Borsa, generando un coinvolgimento non solo attraverso Facebook, ma anche con una costante pubblicazione di Instagram Stories: la Bmta2019 è stata raccontata, grazie a questo strumento, da molteplici punti di vista.
Novità di nquesta edizione gli ArcheoIncontri dei Paesi Esteri Espositori in cui hanno presentato le proprie destinazioni archeologiche, di rilievo l’incontro tra esperti cinesi e italiani momento che ha rappresentato una sorta di anteprima degli eventi del 2020, Anno della Cultura Italia-Cina, con la partecipazione della delegazione culturale cinese più numerosa mai avuta in Italia.
12 eventi in una Borsa, 70 tra conferenze e incontri, con 300 relatori, hanno offerto una panoramica su più fronti, dagli ArcheoIncontri ad ArcheoLavoro, passando per ArcheoStartUp (in collaborazione con l’Associazione Startup Turismo) con la presentazione delle nuove imprese culturali e progetti innovativi nelle attività archeologiche. Sono stati 100 gli espositori di cui 20 Paesi esteri.
Presenti per la prima volta anche i tour operator specialisti delle destinazioni turistico-archeologiche del Sud Italia nell’ambito della nuova sezione ArcheoIncoming e buyer nel workshop per l’opportunità di business tra la domanda estera e gli operatori dell’offerta del turismo culturale che hanno incontrato i 25 buyer selezionati da Enit provenienti da 8 Paesi europei.
A catturare il pubblico ArcheoVirtual l’innovativa Mostra internazionale, che ha presentato tecnologie multimediali, interattive e virtuali realizzata in collaborazione con l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Cnr.
Con ArcheoExperience, attraverso i Laboratori di archeologia sperimentale nel Museo Archeologico, i visitatori hanno potuto rivivere le antiche tecniche utilizzate per creare gli oggetti adoperati dai nostri lontani antenati e ora conservati nelle vetrine dei musei archeologici.