Si chiama fello’fly, è un progetto dimostrativo di Airbus ispirato alla biomimetica, destinato a migliorare le prestazioni ambientali degli aeromobili commerciali e ad avere un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni per l'industria aeronautica. Il progetto – spiega una nota – mira a dimostrare la fattibilità tecnica, operativa e commerciale del volo in coppia di due aeromobili per voli a lungo raggio.
Attraverso fello’fly l’aeromobile che segue recupera l’energia persa dalla scia dell’aeromobile che lo precede, volando nella corrente ascensionale che questo crea. Questa modalità di volo consente di generare portanza per l'aeromobile che segue, consentendogli di ridurre la spinta del motore e, di conseguenza, di ridurre il consumo di carburante tra il 5 e il 10% per viaggio.
La soluzione tecnica a cui Airbus sta lavorando prevede funzioni di assistenza al pilota, necessarie per garantire che l'aeromobile in volo rimanga posizionato in modo sicuro nella corrente d’aria ascensionale dell'aeromobile che lo precede, mantenendo la stessa distanza l’uno dall’altro e un'altitudine costante.
In termini di soluzioni operative, Airbus sta lavorando, in collaborazione con i vettori e gli operatori Atc, per identificare le esigenze operative e le soluzioni più adeguate per la pianificazione e l'esecuzione delle operazioni di fello’fly. L’avvio dei test di volo è previsto per il 2020, con due aeromobili A350. Dato l'alto potenziale di un impatto ambientale positivo per tutto il settore, Airbus sta puntando su una tempistica ambiziosa per un’entrata in servizio controllata, che è prevista nella prima metà del prossimo decennio.