Lavora, al momento, con 2.500 adv Ixpira, ma la cifra è destinata a salire nei piani della società. "La nostra intenzione è quella di riparlare con tutto il mercato agenziale – afferma a Guida Viaggi il direttore generale, Marco Aldo Paghera -. Anche attraverso l'iniziativa che abbiamo appena lanciato del bosco degli agenti di viaggio italiani e attraverso il rafforzamento della forza vendite che è stato messo in atto". La politica commerciale si basa sulla tariffa netta, sono poi le adv nel loro ruolo da imprenditori a decidere il mark up.
Per far comprendere meglio quali sono i piani trade di comunicazione, il manager ci tiene a sottolineare che ieri, "mentre era in corso la conferenza a Milano per la presentazione dell'iniziativa, in contemporanea si svolgevano a Forlì ed a Cesena due eventi itineranti di Ixpira on the road (nel 2019 sono stati realizzati 45 eventi, saranno raddoppiati nel 2020) pensati per parlare alle adv sulla strada ed uno a Palermo. Stiamo dialogando molto con le adv e ciò che ci chiedono, oltre alla tecnologia è il supporto, non solo prodotto quindi, ma anche saperlo gestire", fa presente il manager.
Il portfolio
In portfolio vi sono hotel, vettori, assicurazioni, escursioni, transfer, tour e minitour con partenze garantite in lingua italiana per il mondo, ma tra le prossime novità sono in arrivo "Trenitalia (che apre le porte al mondo ferroviario, ndr) e il rent a car – annuncia il manager -. Si possono raggiungere tutte le destinazioni, l'adv più è supportata e più approccia in sicurezza il pre e il post vendita".
Qual è il prodotto maggiormente prenotato? Il manager non ha dubbi ed afferma: "Quello alberghiero, è la punta di diamante con la contrattazione diretta in Italia". Da qui il progetto annunciato, quello di arrivare a "8mila strutture nei prossimi tre anni da mettere a disposizione delle adv. Un progetto che soddisfa le esigenze delle adv, così come le Ota soddisfano le esigenze del cliente finale. E' un progetto che si deve raggiungere, è una delle chiavi".
Ixpira è sul mercato da due anni, dal dicembre del 2017, la fase di startup sta terminando, "dal prossimo anno saremo ancora di più in gioco – annuncia il manager -, con gli obiettivi prefissati". Gli ambiti di azione sono tre, il primo è "la crescita del prodotto Italia contrattato direttamente, il secondo è il continuo rafforzamento del rapporto con le adv italiane e il terzo riguarda la distribuzione ai t.o. esteri".
A tal proposito i mercati principali sono l'Oriente, "con Giappone e Cina con cui abbiamo dei legami storici", poi il mercato inglese e spagnolo e sul fronte America il manager cita Sud America, Brasile e Stati Uniti.
Nuovi mercati al vaglio? "Lavoreremo per consolidare questi – afferma -, che hanno necessità di prodotto Italia. Il bello è la sfida, in quanto su tanti mercati il nostro Paese non è solo grandi città, ma anche destinazioni secondarie". Ovviamente la domanda cambia a seconda dei bacini e così il Nord America alimenta un "mercato di ritorno sulla scia del ricordo degli antenati, la Cina lo shopping, il Giappone l'enogastronomia, il mercato spagnolo cerca la campagna e l'entroterra italiano, questo è il potenziale, non più solo Roma, Firenze, Venezia, Milano".
Stefania Vicini