Il Mibact: “Raddoppio tassa di soggiorno possibile solo a Rimini e Firenze”

Tanto rumore – e ira funesta – per nulla, sul raddoppio della tassa di soggiorno. Almeno a quanto spiega il Mibact, che riporta alla realtà dopo le lamentele di ieri di tutte le associazioni del settore alberghiero.

Il ministero ha infatti precisato che la nuova norma – inserita nel Decreto fiscale – dà la possibilità di aumentare la tassa di soggiorno fino a 10 euro “in pochissimi casi, come Firenze e Rimini", cioè in quei comuni capoluogo di provincia che "abbiano avuto presenze turistiche in numero venti volte superiore a quello dei residenti".

Scongiurata, anzi mai esistita, quindi, la possibile epidemia di sovrattasse: "Nessun aumento della tassa di soggiorno per i comuni italiani – si legge in una nota del Mibact -. I sindaci delle due città, se lo riterranno, potranno usufruire di questa norma", mentre per Roma e Venezia era già possibile.

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