La creazione di un ente di promozione turistica cittadino e di una tassa di soggiorno per chi arriva: sono queste le due novità che riguardano Buenos Aires, che attraverso l’organo legislativo della città autonoma ha deliberato la nascita di “Visit Buenos Aires”, che andrà a valorizzare la capitale argentina, prima destinazione turistica del Sudamerica ma che – a livello globale – ospita oggi solo lo 0,3 per cento del turismo internazionale.
Sul versante delle imposte di soggiorno, che finanzieranno la nuova creatura, sarà applicata a tutti i visitatori sopra i 12 anni di età e sarà collegata al rango della struttura ricettiva scelta: si parte da 50 centesimi di dollaro al giorno per gli hotel a tre stelle e per gli aparthotel, per salire a un dollaro se le stelle sono quattro (o boutique hotel) e a 1,50 dollari per le strutture a cinque stelle.
Prevista anche la tassa di soggiorno di 0,75 dollari per chi si affida agli affitti temporanei come Airbnb e di un dollaro per i crocieristi che sbarcano a Buenos Aires. La stima del governo della capitale è di entrate pari a circa sei milioni di dollari annui.