Dai modi creativi per aumentare la partecipazione organica nei social network ai nuovi sviluppi nell'automazione del marketing. Il tutto per aumentare la conoscenza del marchio e migliorare i viaggi dei consumatori. Sono sette le principali tendenze del marketing digitale che detteranno legge nel 2020. A dirlo l'agenzia Lewis, che ha riunito i suoi esperti per prevedere le tendenze del prossimo anno.
1. – Video interattivo
Tradizionalmente il video ha rappresentato un mezzo in cui lo spettatore è stato un osservatore passivo, la cui unica interazione possibile era mettere in pausa o riavvolgere. Tuttavia ora il pubblico richiede di più. Non si tratta solo di adattare la durata (molto corta per i social network e più lunga per le trasmissioni in diretta), ma di personalizzazione e interazione. Il 2020 si concentrerà sempre più su video interattivi.
Ciò comprende diverse forme di video emergenti. Spesso noti come video "Scegli la tua avventura", consentono allo spettatore di prendere decisioni che influenzeranno la trama della storia e alla fine porteranno a finali diversi. Un altro tipo di video che crescerà molto nella strategia dei rivenditori saranno quelli in cui si può acquistare, consentendo all'utente di fare clic su uno degli articoli per essere reindirizzati direttamente a un carrello con i prodotti già inclusi. Con l'integrazione di selfie personalizzabili, siamo pronti per avere un anno di grande crescita e innovazione video, sempre più presente nelle strategie di content marketing dei brand.
2.- Intelligenza artificiale conversazionale e chatbot
Con l'elaborazione del linguaggio guidata dall'intelligenza artificiale (Ai) che raggiunge nuovi traguardi ogni anno, entro il 2020 gli esperti si aspettano di vedere le applicazioni più complesse dell'Ai conversazionale. I primi chatbot hanno permesso alle aziende di rispondere alle preoccupazioni degli utenti senza intervento umano, riducendo i tempi di attesa del servizio per i clienti con esigenze più complesse.
Si stima che l'80% delle aziende desideri incorporare i chatbot nei propri servizi quest'anno, quindi è probabile che inizieremo a vedere un impulso per i bot con capacità più avanzate, tra cui avere conversazioni al telefono con una voce simile a umano e riconoscere e aiutare con domande più complesse.
3.- Monitoraggio e integrazione dei social network
I social network sono diventati un pilastro della connessione interpersonale nella cultura odierna. I media tradizionali come la posta elettronica sono sempre meno utilizzati a favore di piattaforme più personali e interattive, ognuna con i propri standard. Pertanto, sarà sempre più importante per le aziende essere in grado di interagire con i clienti su questi canali in modo adeguato.
Sebbene esistano già strumenti per l'automazione delle risposte su piattaforme come Facebook e Twitter, da quest'anno probabilmente inizieremo a vedere emergere strumenti che monitorano e integrano i canali social in modo più efficace per risolvere problemi e utilizzare soluzioni per migliorare positivamente l'esperienza di base del cliente di un marchio. Questi strumenti di monitoraggio consentiranno inoltre ai brand di trarre vantaggio dal marketing in tempo reale.
4.- Tecnologia vocale evoluta
Con la previsione che quest'anno il 50% di tutte le ricerche saranno condotte con la voce, possiamo aspettarci che la tecnologia a comando vocale continui la sua evoluzione. In effetti, l'integrazione di questa tecnologia amplierà la sua portata a più dispositivi giornalieri, con Alexa che sta attuando collaborazioni con aziende come Whirlpool e Lg.
Un grande sviluppo recente è il riconoscimento del contesto delle ricerche precedenti. Altra grande tendenza è la trascrizione live, in cui sia il riconoscimento vocale di Google che quello di Amazon stanno diventando incredibilmente veloci e precisi (i sottotitoli YouTube in diretta applicati a telefonate, seminari, ecc.).
E infine, le immagini dello scorso anno di Google Duplex durante una telefonata ci hanno permesso di prevedere un futuro senza fastidiosi appuntamenti telefonici. Gli esperti ritengono che sarà implementato a livello internazionale nel 2020, anche se "resta da vedere se funzionerà correttamente".
5. – Ricerca visiva
La ricerca di Google da un'immagine, anziché una query basata su parole chiave esiste da anni, sebbene al momento non vi siano annunci o tipi di campagna specifici. Tuttavia, nell'ultimo anno i principali motori di ricerca (Google e Microsoft) si sono concentrati principalmente sullo sviluppo di funzionalità automatizzate guidate dal machine learning.
La piattaforma social Pinterest fa in questo senso da apripista. Ecco perché gli esperti si aspettano che i motori di ricerca come Google sviluppino ulteriormente la loro tecnologia di ricerca visiva per espandere le loro capacità e le offerte di annunci. Di recente Google ha iniziato a fare progressi in questo segmento. Nel 2018 ha lanciato Google Lens come un'applicazione per ottimizzare le ricerche di immagini direttamente dalle fotocamere dei dispositivi mobili. A differenza delle campagne di ricerca per parole chiave, quelle basate su immagini si affideranno maggiormente alla tecnologia per identificare i risultati più pertinenti.
6.- Qualità della pagina di destinazione
Man mano che i miglioramenti della tecnologia 5G vengono implementati e le aree del wifi diventano più comuni, il tempo e la qualità del caricamento sul web saranno sempre più importanti per ottenere un buon punteggio sui motori di ricerca, come già accade in Google. Con i dispositivi mobili, che rappresentano oltre la metà del traffico di ricerca, le pagine di destinazione devono essere ottimizzate specificamente per l'esperienza mobile. Per garantire un approccio di marketing omnicanale coerente, il tempo di caricamento ideale dovrebbe essere di tre secondi o meno.
7.- Form interattivi… che non sembrano tali
I form interattivi e intelligenti stanno entrando nelle strategie di marketing perché se fatti bene, il potenziale cliente non saprà nemmeno che sta li sta completando. Invece di far scrivere, che non è sempre un’esperienza gradevole sul mobile, il brand potrebbe chiedere di fare clic su immagini o pulsanti. Ci potrebbe essere la richiesta del proprio indirizzo e-mail, ma il marchio dovrebbe informare del motivo per cui lo fa ed essere un buon venditore dando qualcosa in cambio, come un download gratuito o un codice di sconto. I form, concludono questi esperti, “non devono essere un orrore. Rendiamoli divertenti e, in cambio, avremo più risposte".