Non una débâcle, ma una chiusura dignitosa: è questo il parere di Luca Patané, presidente del Gruppo Uvet e presidente di Confturismo-Confcommercio, sulla chiusura di Tui Italia. “Quella di Tui era una morte annunciata, purtroppo”. E il motivo è presto detto: “Tui non ha interesse e fiducia nel mercato italiano, ha altre priorità perché è morta Thomas Cook e quindi si deve prendere quote di mercato nei Paesi dove l’operatore era presente. L’acquisizione di Viaggi del Turchese, poi, era un’acquisizione indotta attraverso un’altra acquisizione quindi non aveva scelta. Più che una débâcle è una chiusura dignitosa. Le débâcle sono quelle che fanno pagare al passeggero le cose. Quando un’azienda in maniera dignitosa si ritira, secondo me c’è rispetto. Non è Thomas Cook che è saltata e che ha creato buchi”.
La situazione è, tuttavia, difficile: “E’ un mercato che fa tanta fatica quello dei tour operator, si sta concentrando, come in tutta l’economia si stanno concentrando le attività. I medio-piccoli fanno molta fatica, tutti fanno fatica. E in più gli italiani non spendono e non lo fanno nemmeno nei viaggi. Quelli che decidono di farlo, poi, non spendono solo su di noi rete tradizionale, vanno anche su Internet o su altri canali. Gli italiani non spendono da dieci anni e questo è il vero motivo per cui il Paese è inchiodato”.
Nicoletta Somma