Con la tecnologia il turismo diventa “umano”

L’incontro “Quando il turismo è… geek!” ha focalizzato l’attenzione sui vantaggi offerti dalla moderna tecnologia e dagli strumenti del web per valorizzare al meglio un’attività turistica e interagire con il giusto target di riferimento. Le nuove frontiere del turismo sono sempre più tecnologiche, social e multimediali e sono quindi l’habitat perfetto per gli esperti di app, tool e mobile device. Il dibattito, oltre che occasione di confronto, ha lanciato la sfida al settore e ha proposto un orizzonte da esplorare per i viaggiatori di oggi. Durante l’evento si sono confrontati Federica Volla, co-founder Sbancabot, Giovanna Brocchieri, co-founder Sbancabot, Fabio Faccin, co-founder Pay-Per-Click, Giacomo Miola, founder Gastronomic Trekking, e Max Boni, consulente di web marketing PiùTurismo. Dall’incontro è emerso che il mondo dei viaggi deve adeguarsi sempre più alle nuove tecnologie: utilizzare al meglio i propri canali social, identificare l’advertising migliore nella quale investire e adeguare al meglio i propri contenuti online ai canoni del linguaggio Seo sono alcuni dei consigli che gli operatori del turismo dei nostri giorni dovrebbero seguire per ottenere la migliore visibilità, farsi trovare dal proprio target e ottenere così una clientela sempre più ampia e fidelizzata.

Questo si può fare rivolgendosi a realtà come PiùTurismo, come ha raccontato Max Boni: “Le strutture oggi non possono prescindere dall’avere un contenuto tecnologico: abbiamo creato un portale per le aziende nel quale esse si possono raccontare e noi possiamo intervenire per evidenziare eventuali fragilità. Cerchiamo poi di creare una strategia per le strutture in modo che la loro offerta sia adeguata dal punto di vista tecnologico”. Come si devono gestire per esempio i canali social? A questo ha risposto ancora Boni: “Ogni piattaforma ha un suo linguaggio e in ogni canale va usato, appunto, un linguaggio ad hoc e vanno seguite modalità particolari per essere efficaci sul web”.

Anche Fabio Faccin ha sottolineato l’importanza che gli operatori turistici usino al meglio gli strumenti tecnologici per ottenere una migliore visibilità: “Tutti noi siamo viaggiatori “geek”, cioè usiamo lo smartphone, il Pc: quindi gli operatori si devono proporre online, attraverso i social o con i loro contenuti sui siti Internet, con due obiettivi: trovare viaggiatori e farsi trovare da questi. I contenuti postati online e le immagini devono emozionare. Anche Google e Youtube sono molto utili allo scopo, sempre se il posizionameto Seo è adeguato. In sostanza le aziende che vogliono trovare viaggiatori devono creare contenuti ad hoc a seconda delle piattaforme. Unendo poi i giusti contenuti on line a un investimento pubblicitario mirato si raggiunge meglio l’obiettivo della visibilità”.

La tecnologia ha anche il potere di creare un’emozione a chi è in cerca di un’esperienza di viaggio, e proprio dall’emozione suscitata da un testo o da una foto può nascere la scelta di un prodotto piuttosto che un altro, come ha confermato Giacomo Miola: “Noi mettiamo in connessione i viaggiatori con gli operatori locali, offrendo percorsi emozionanti legati al cibo offerto dalla destinazione. La sfida è proporre una proposta autentica, che lasci il segno: abbiamo un programma di post-tour per rimanere in contatto con chi ha vissuto una delle nostre esperienze di viaggio. La tecnologia è una grossa opportunità per portare una “rivoluzione umana” nel turismo, nel senso che se percepiamo nei commenti dopo un evento quel “sesto senso” da parte del viaggiatore che ci ha scelto, vuol dire che quel viaggiatore con noi ha fatto un’esperienza “umana”. E questa emozione vissuta nasce anche dalla giusta gestione dei supporti tecnologici”.

Simona Zin

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