Per l’Italia a rischio due miliardi di euro dai mercati asiatici

Potrebbero arrivare a due miliardi gli effetti del coronavirus sull’incoming in Italia. Ne ha parlato Mara Manente, direttrice del Ciset, in occasione di turismA a Firenze. La direttrice ha spiegato che i dati di Banca d'Italia elaborati dal Ciset dicono che 1,7 miliardi al momento vengono spesi ogni anno in Italia dai turisti che provengono dall'area asiatica. Al netto di ciò che sta accadendo, la spesa stimata per il 2020 si sarebbe aggirata intorno a 1,8/1,9 miliardi.

“Se per ipotesi da domani a causa del coronavirus non ci fosse più alcun flusso proveniente da quest'area, la perdita complessiva per il Bel Paese si aggirerebbe sui due miliardi di euro annui”. Tra le regioni che ricevono il maggior flusso dal cosiddetto Far East, la Toscana e il Veneto, che perderebbero circa trecento/quattrocento milioni di euro.

Il Ciset ha inoltre illustrato i dati sul turismo culturale relativi al 2018. Una fotografia a luci e ombre che vede il turismo culturale consolidare le sue posizioni, anche se non si ripete la straordinaria performance del 2017.

La spesa internazionale del turismo culturale tradizionale, incentrato sul sightseeing nelle città d’arte, ha sfiorato i 16 miliardi, continuando a rappresentare da solo quasi il 58% del totale delle entrate per vacanza nel Bel Paese.

Nel 2018 mostra però un rallentamento: Ciset su dati Banca d’Italia evidenzia come l’incremento del 2% rispetto all’anno precedente sia più contenuto rispetto al +8,3% del 2017 e alle performance del biennio 16-17, il tutto dovuto a una diminuzione dei pernottamenti.

La spesa pro-capite continua a crescere. A questa cifra vanno comunque aggiunti 1,8 miliardi di spesa dei turisti del “paesaggio culturale”: la vacanza culturale in cui entrano anche elementi di enogastronomia, ruralità e natura continua a crescere in termini di numero di arrivi

Nonostante la diminuzione dei pernottamenti, anche nel 2018 le province di Roma, Venezia, Milano, Firenze e Napoli concentrano oltre il 46% delle entrate totali per turismo internazionale (Doria – Banca d’Italia, 2019).

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