Moldova meta emergente

E’ una destinazione emergente, che ha cominciato a promuoversi nei principali mercati internazionali negli ultimi cinque anni e in Italia solo da tre anni. In pochi anni ha fatto passi da gigante con tassi di incremento degli arrivi internazionali che si attestano annualmente intorno al 20%. Stiamo parlando della Moldova. Numeri confermati anche per il 2019, che ha visto gli arrivi avvicinarsi a quota 200.000. “Il Paese – spiega Nadia Pasqual, responsabile marketing & pr Italia per National Inbound Tourism Association of Moldova (Antrim) – ha una proposta interessante e strutturata di tour culturali, city break, turismo esperienziale e wine tour, che non è ancora molto conosciuta”. Buona la connettività: la capitale Chisinau è collegata con voli diretti in partenza da 10 aeroporti italiani delle compagnie Air Moldova, Wizz Air e FlyOne. Wizz Air in particolare negli ultimi mesi ha incrementato i voli da Roma e avviato il collegamento da Torino Caselle. Diversi i progetti di sviluppo in cantiere: “Riguardano le strutture ricettive fuori della capitale, dove già è presente una vasta offerta di hotel di ogni categoria, sia indipendenti che di catene come Marriott, Best Western e Radisson – commenta Pasqual -. In particolare, si stanno sviluppando progetti di accoglienza turistica nelle aree rurali con la ristrutturazione e l’adattamento di abitazioni tradizionali in bed & breakfast e pensioni turistiche che offrono pernottamento, cucina tradizionale ma soprattutto esperienze a contatto con le persone e le tradizioni del luogo”. Sono già state aperte una dozzina di queste realtà nelle aree turistiche più interessanti del Paese, come Orheiul Vechi, dove esiste anche un vero e proprio esempio di albergo diffuso nel villaggio di Butuceni. “Un progetto molto interessante riguarda lo sviluppo del percorso culturale Stefano Il Grande – prosegue la manager -, un itinerario turistico lungo i luoghi più significativi, monasteri, fortezze e città, legati alla figura del grande principe e condottiero. Il percorso si sviluppa tra Romania orientale e Repubblica di Moldova e sarà inserito negli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa”.
Intanto l’ente sta “lavorando all’idea di realizzare degli eventi per il trade nelle principali città italiane”. Il motivo è presto detto: “Il turismo organizzato sta mostrando trend di crescita molto interessanti, considerando che fino a pochi anni fa la Moldova non era presente nella programmazione dei tour operator. Negli ultimi tre anni tutti i principali operatori, come Francorosso, Il Diamante e Columbia Turismo, hanno inserito tour del Paese nei loro cataloghi, ora si tratta di formare gli agenti di viaggio sulla destinazione, in modo che la propongano ai loro clienti. Al momento alle frontiere si registrano soprattutto visitatori che organizzano il viaggio da soli o tramite le aziende per cui lavorano, perché il bt e il Mice sono molto sviluppati per la presenza di imprese e investimenti esteri”.               

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