Gli operatori aeroportuali e i fornitori di servizi richiedono misure di supporto urgenti da parte della Commissione europea e degli Stati.
"A seguito delle richieste presentate dalle nostre rispettive associazioni di categoria la scorsa settimana e in seguito all'adozione da parte della Commissione di un quadro globale temporaneo di aiuti di Stato – si legge nella nota – che consenta la piena flessibilità nell'adozione di misure di sostegno per i settori e le società più colpiti dall'attuale pandemia covid-19, Aci Europe, Asa, Aca e Etrc completano congiuntamente le suddette richieste di misure urgenti di sostegno per gli operatori aeroportuali e i fornitori di servizi negli aeroporti".
Le richieste avanzate alla Commissione europea sono di promuovere un programma europeo di soccorso aereo coordinato con gli Stati Ue/Eea e Svizzera e parti interessate del settore.
Di garantire che, oltre alle loro misure di sostegno globali alle compagnie aeree, gli Stati membri attuino azioni globali, inclusive e di sostegno non discriminatorio all'intero ecosistema aeronautico. Supponendo che le attuali restrizioni di viaggio e i divieti di volo vengano revocati verso la fine di aprile e che ne consegua una graduale ripresa della domanda di trasporto aereo, secondo Aci Europe l'impatto della pandemia comporta una perdita di oltre 700 milioni di passeggeri negli aeroporti europei nel 2020, che rappresenta un calo dei passeggeri del 28%. Ciò rappresenta un impatto di 14 miliardi di euro in entrate perse per gli operatori aeroportuali europei, senza tener conto delle perdite subite dal fronte dei fornitori di servizi.
Le misure descritte, fanno presente le associazioni nella nota, devono essere calibrate in base alla situazione specifica degli operatori aeroportuali e dei fornitori di servizi negli aeroporti.