Usa: è scontro tra i vettori e il dipartimento del Tesoro sugli aiuti

Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti vuole che le compagnie aeree rimborsino quasi un terzo del valore degli aiuti sui salari secondo il Coronavirus Aid, Recovery, and Economic Security Act (Cares): una richiesta che chiaramente non rende i vettori contenti.

La proposta, resa nota per la prima volta da Reuters nel fine settimana, prevede che le sei maggiori compagnie aeree restituiscano il 30% degli aiuti per le paghe ricevuti sotto forma di prestiti a basso interesse dovuti in cinque anni, per i quali devono emettere warrant che possono essere convertiti in azioni.

Il Cares ha messo a disposizione sussidi per i vettori pari a 25 miliardi di dollari in buste paga. La sez. 4117 della legge autorizza il segretario al Tesoro Steven Mnuchin a richiedere ai beneficiari degli aiuti di emettere gli strumenti finanziari come una forma di "protezione dei contribuenti”. La legge elenca specificamente warrant, opzioni, titoli privilegiati e titoli di debito come opzioni con cui i vettori potrebbero soddisfare il requisito.

La portavoce di Airlines for America (A4A) Katherine Estep ha affermato che richiedere ai vettori di rimborsare parti delle sovvenzioni potrebbe ostacolare l'efficacia del pacchetto di salvataggio, rilevando che le sovvenzioni sulla forza lavoro sono fondi progettati specificamente per finanziare i salari.

"Rendere disponibili gli aiuti diretti sui salari ai vettori statunitensi sotto forma di sovvenzioni è notevolmente più efficace per i nostri dipendenti piuttosto che una combinazione ibrida di strumenti", ha affermato Estep.

L'attuale proposta interesserebbe i sei maggiori vettori statunitensi: Alaska Airlines, American Airlines, Delta Air Lines, JetBlue Airways, Southwest Airlines e United Airlines. 

Tags: , , , , , ,

Potrebbe interessarti