Viaggi dell’Elefante scommette sull’Italia

Sarà caccia alla liquidità, perché per quanto si potrà essere flessibili con il prodotto il 2020 avrà riduzioni di fatturato davvero molto importanti che si aggireranno intorno al 60-70%, il 2021 continuerà ad essere molto incerto e vedrà un recupero graduale, e solo nel 2022 si assisterà ad una normalizzazione.

Enrico Ducrot, proprietario e managing director di Viaggi dell’Elefante, fa una previsione ribadendo che i fattori di incertezza sono ancora molti nell’immaginare la ripresa: “L’unica cosa certa – dice – è che siamo costretti a creare prodotto e a stimolare il mercato perché in questo momento un tour operator può essere flessibile, a differenza di altre categorie che non possono prevedere dinamicità. Per l’estate abbiamo deciso di lavorare su un prodotto Italia che si svilupperà con proposte balneari in Puglia, Toscana, Sicilia, Campania e Sardegna, e valutiamo la possibilità di inserire anche isole come le Eolie ed Ischia, se i trasporti permetteranno di raggiungerle. Saranno dei pacchetti che consentiranno agli ospiti di soggiornare in strutture di charme e alberghi esclusivi – e poi spiega il manager – alle proposte mare, che verranno inserite nel sito Blu, affiancheremo anche dei circuiti culturali, soprattutto sul Centro-Sud Italia, da effettuare magari a bordo di una propria auto, andando alla ricerca di esperienze di nicchia particolari. Non voglio escludere neppure la Grecia in questo momento, che credo abbia affrontato il contenimento dell’epidemia molto bene. Vedremo”.

Il turismo uplevel e la clientela elitaria risentiranno molto meno della crisi economica generata dall’emergenza, questo Ducrot lo sa, e lo conferma, ma uno dei problemi più spinosi sarà il Nord Italia, perché non è chiaro il tipo di mobilità che verrà consentita, e il mercato del Nord per Viaggi dell’Elefante totalizza quasi il 50% del traffico: “Sono convinto che quando ripartirà anche l’outgoing a rafforzarsi molto sarà il prodotto Blu – ha spiegato – perché quell’offerta si sviluppa tutta su luoghi molto esclusivi, incontaminati e non massificati, che sicuramente saranno i più ricercati. Tra le pochissime richieste di questi giorni per esempio, ne spunta già qualcuna per il Capodanno alle Maldive”.

Le considerazioni di Ducrot prendono in esame anche il tema della liquidità che sarà a suo parere fondamentale per dare un polmone di ossigeno nel tempo: “La palla ora passa alla politica, quella politica elevata che ci aspettiamo tiri fuori un senso di responsabilità più ampio che dovrà accompagnarci per i prossimi mesi. La capacità di reazione risiede storicamente nel dna dell’industria turistica italiana e anche le banche stanno facendo la loro parte con disposizioni di finanziamenti che credo saranno più spalmati nel tempo che nell’immediato, ma ora più che mai siamo in attesa di una risposta politica”.

Alessandra Tesan

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