Con 2,7 trilioni di dollari in perdite e 100,8 milioni di disoccupati nel settore, quella del turismo sembra essere una situazione disastrosa. “Essere a conoscenza di questi dati e documentarsi al riguardo sono elementi essenziali per sapere reagire nel future immediato”, dichiara Mario Hardy, Ceo di Pacific Asia Travel Association. Per questo motivo l’associazione ha deciso di lanciare il Pata Crisis Resource Center che, grazie anche a una serie di questionari mirati, vuole comprendere l’impatto dell’emergenza fornendo materiale utile agli imprenditori e dare voce ai consumatori.
Jaruwan Suwannasat del Thailand Convention and Exhibition Bureau pone l’accento su come questo sia “un punto di svolta in cui bisogna imparare a fare affari in acque inesplorate, trovando il giusto equilibrio fra sicurezza e necessità economiche”. Pamela Qiu, direttore dell’Economist Corporate Network del Sud-est asiatico fornisce poi un quadro generale dell’impatto sulle economie regionali. “Se il declino era già cominciato nel 2019, con questa crisi, 18 tra i G20 andranno in recessione”. Si temono future ricadute su libertà civili e una generale tendenza al nazionalismo in una situazione in cui per molti l’esportazione non avrà più senso finanziario.
Un altro problema sembra essere la mancanza di uno standard di misurazione del numero di contagi, infatti Qiu aggiunge che “a Jakarta i dati potrebbero rappresentare solo il 5% dei casi effettivi se si comparano iI risultati con il numero di sepolture”. Più ottimista Ted Sullivan, vice president of Tourism Asia-Pacific per Adara, nel descrivere i cambiamenti che avverranno nel comportamento dei consumatori: “Varieranno sicuramente i ritmi e modalità ma non il contenuto, le persone vogliono continuare a viaggiare.” A confermare questo trend anche Olivier Ponti, leader della ForwardKeys Insights: “Nonostante il calo del 50% dei voli internazionali e l’enorme numero di cancellazioni dall’inizio di febbraio, gli spostamenti in Cina stanno riprendendo, sia leisure che business. Se guardiamo all’estate, l’Asia è molto in deficit, ma i modelli di ricerca sono in crescita. Si guarda alle destinazioni più lontane e non si smette di sognare”.
Gwen Marletta