Sabre-Farelogix, il matrimonio è saltato. Il gds ha infatti abbandonato l'idea di acquisire il rivale, convenendo con la controparte che non ci sono le condizioni per completare il merge a maggio, dopo la scadenza della deadline, fissata al 30 aprile scorso.
Sabre aveva offerto 360 milioni di sterline, e ottenuto una vittoria legale sul Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che aveva tentato di bloccare l'affare per motivi di antitrust. Tuttavia, appena un giorno dopo, l'autorità britannica per la concorrenza e i mercati (Cma) aveva bloccato la fusione per ragioni analoghe.
Il ceo di Sabre, Sean Menke, ha dichiarato: "Continuiamo a credere che la transazione non sia anticoncorrenziale, un risultato confermato dalla decisione del tribunale federale degli Stati Uniti a favore di Sabre". Menke ha accusato il regolatore britannico di "agire al di fuori dei limiti della sua autorità giurisdizionale".
La Cma ha così risposto alle accuse: "Non prendiamo mai decisioni per bloccare le fusioni alla leggera, ma in questo caso l'evidenza del danno era chiara", sottolineando che la fusione avrebbe "tolto di mezzo" un grande rivale di Sabre e limitato l'innovazione.
Sul futuro prossimo, Menke ha aggiunto: "Rimaniamo impegnati nel nostro obiettivo a lungo termine di creare un nuovo mercato per i viaggi personalizzati".