Al nostro Paese serve un bollino di sicurezza globale

Un bollino di sicurezza e qualità. E' ciò che ci vorrebbe per l'Italia. A lanciare la proposta Chiara Gigliotti, general manager di Carrani Tours, intervenuta all'e-MARTEDIturismo by Guida Viaggi dedicato al settore dei viaggi in pullman ed alla sua ripartenza. Agguerrita, decisa, determinata, la manager ha espresso il suo pensiero con molta chiarezza, aggiungendo che il bollino dovrebbe essere "come ha fatto il Portogallo, se anche l'Italia lo avesse fatto…sarebbe un protocollo nazionale che dà certezza", osserva la manager. Un tema su cui si è dibattuto molto poco, fa presente Gigliotti, "certo, anche noi abbiamo il nostro protocollo interno", ma osserva che questo modo di procedere resta sempre legato ad un modus operandi italiano come concetto fai da te, mentre sarebbe molto utile far arrivare questo segnale alle istituzioni, a maggior ragione per il nostro Paese che, visto all'inizio come "untore", ha bisogno di un qualche cosa che certifichi il suo stato di sicurezza, invece.
La manager si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe, mettendo in luce le carenze che abbiamo, "manca una promozione Paese, manca una certificazione nazionale – dice -. Come ripartiamo, da soli? Va bene, lo facciamo da sempre, però la cassa integrazione non arriva, gli aiuti che non sono tali, almeno il bollino…", ribadisce.  

Si trova concorde con il pensiero della manager, Paola Frigeriodirettore leisure, marketing e Network del Gruppo Frigerio Viaggi, secondo la quale è necessario avere "una certificazione seria, con criteri condivisi", che possa rassicurare i clienti non solo di prossimità o interregionali, ma anche internazionali. A suo dire deve "essere fatto un battage di marketing all'estero anche sull'Italia" per difendere il nostro Paese. La manager non ha dubbi sulla forza dell'imprenditoria del turismo italiano, che è stato un po' abbandonato. "Il settore del turismo si è fermato per primo e sarà l'ultimo a ripartire, è innegabile – afferma -. Noi imprenditori ci siamo sempre spesi per il settore, per dare ai nostri clienti e dipendenti quel motivo di orgoglio per portare avanti un discorso aziendale che poi è diventato un discorso Paese". Però la manager sottolinea con un certo disappunto il fatto che il governo non si renda conto di quello che sottostà a tutto ciò, non ha la percezione del lavoro che c'è "dietro al fatto di portare clienti stranieri nel nostro Paese". 

Il tema di una certificazione unica è sicuramente di grande attualità, quello del bollino è un punto che torna spesso agli onori della cronaca quando c'è bisogno di mettere i puntini sulle i e di fare chiarezza. Se ne parlava per esempio per il fondo di garanzia, per poter comunicare al cliente finale quali fossero le adv che se ne erano dotate ed erano quindi a norma, ma se si scava ancor di più nella memoria sicuramente si possono trovare ulteriori esempi. Quella di Carrani è una giusta intuizione che ha varcato i confini nazionali, nel senso che il Wttc ha fatto la sua mossa. 

La mossa del Wttc

Il Wttc ha lanciato il primo marchio mondiale di sicurezza e igiene al mondo. Si tratta di un francobollo appositamente progettato, che consentirà ai viaggiatori di riconoscere i governi e le imprese di tutto il mondo che hanno adottato protocolli standardizzati globali per la salute e l'igiene, in modo che i consumatori possano sperimentare "viaggi sicuri". Una mossa che ha ricevuto il sostegno dell'Unwto.

Le aziende come hotel, ristoranti, compagnie aeree, compagnie di crociera, tour operator, ristoranti, shopping all'aperto, trasporti e aeroporti, potranno utilizzare il timbro una volta implementati i protocolli di salute e igiene, definiti dal Wttc. Le destinazioni aiuteranno ad assegnare il timbro di approvazione ai fornitori locali.

Il lancio di protocolli globali per rafforzare il settore dei viaggi e del turismo è stato accolto da oltre 200 amministratori delegati, tra cui alcuni dei principali gruppi turistici del mondo. 

Gloria Guevara, presidente e ceo del Wttc, ha espresso la propria soddisfazione in merito al fatto che "l'Unwto stia supportando i protocolli globali del settore privato e i nostri sforzi in quanto la collaborazione pubblico-privato è fondamentale per garantire una ripresa più rapida. Dalle crisi passate abbiamo appreso che i protocolli e gli standard globali forniscono fiducia al viaggiatore. Il nostro nuovo marchio di sicurezza globale è progettato per aiutare a ricostruire la fiducia dei consumatori in tutto il mondo. Siamo entusiasti che l'Arabia Saudita, che è presidente del gruppo turistico G20, nonché destinazioni come Cancún, il Portogallo, uno dei Paesi in più rapida crescita in Europa e città come Barcellona e Siviglia, tra gli altri, siano tra le prime destinazioni a sostenere il francobollo e implementare protocolli standard globali per recuperare più velocemente". 

In questo modo, sottolinea la manager, "i viaggiatori saranno in grado di riconoscere le aziende e le destinazioni in tutto il mondo che hanno adottato la nuova serie di protocolli globali che incoraggeranno il ritorno dei viaggi sicuri in tutto il mondo. A sua volta, aiuterà il settore dei viaggi e del turismo a riaprire e ad adottare un approccio coordinato. Per la prima volta in assoluto, il settore privato globale si è radunato attorno ai protocolli Safe Travels che creeranno coerenza in tutto il settore. L'attuazione da parte dei governi in tutto il mondo ripristinerà la fiducia necessaria per riavviare il settore dei viaggi".

Il supporto dell'Unwto

"Accogliamo con favore il protocollo di sicurezza globale del Wttc e i protocolli Safe Travels e il suo contributo al ripristino della fiducia – ha commentato Zurab Pololikashvili, segretario generale dell'Unwto -. Questa è la chiave per creare fiducia e ci riusciremo solo se lavoreremo insieme". 

Stefania Vicini

 

 

 

 

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