Il gruppo Moby-Tirrenia sceglie la via del concordato in bianco. Come riporta Il Sole 24 ore, i cda di Moby e Tirrenia hanno infatti deciso di avviare una domanda prenotativa in bianco in modo da arrivare a trovare un accordo con i creditori entro i termini previsti (al massimo 180 giorni).
La famiglia Onorato rompe quindi gli indugi e sveltisce il processo di ristrutturazione dell’azienda per trovare un’intesa con obbligazionisti, banche e Stato (coinvolto per la vicenda Tirrenia).
“La domanda prenotativa in bianco – spiega Achille Onorato, amministratore delegato del gruppo Moby – è stata fatta per velocizzare i tempi di un accordo con i creditori facilitandone il dialogo in un momento in cui assistiamo a un trend molto positivo delle attività: cercheremo di salvaguardare i creditori del gruppo, come sempre abbiamo fatto nel passato. Un accordo di ristrutturazione con gli obbligazionisti era stato già quasi raggiunto, ma poi una serie di ragioni, tra cui il Covid-19, ha bloccato tutto”.
Quanto alla governance dell’azienda, “deve evolvere seguendo la crescita del gruppo, c’erano stati dei progressi con i bondholder. L’accordo dovrà essere però bilanciato per tutti”, prosegue Onorato. Quindi la vicenda pare tornare su un tavolo negoziale: gli stessi bondholder sono pronti a trovare una soluzione condivisa. Questi ultimi sono in gran parte hedge fund riuniti in un consorzio e hanno acquisito l’obbligazione Moby (da 300 milioni di euro con scadenza 2023) sul mercato secondario. Una fonte vicina al comitato degli obbligazionisti spiega al giornale che gli investitori sono in attesa di avere un segnale da Moby.